Torna Varese ArcheoFilm, la rassegna internazionale del film di archeologia, arte, ambiente, etnologia, organizzata dell’associazione Conoscere Varese in collaborazione con il Comune di Varese, il Museo Castiglioni e Firenze ArcheoFilm. Quattro serate, dal 6 al 9 settembre, in cui verranno presentate alcune opere significative della produzione documentaristica.
“Una rassegna che porta sul grande schermo visioni che legano storia, arte, ambiente e archeologia – spiega l’assessore alla Cultura Enzo Laforgia – insieme a diversi momenti di approfondimento sui temi trattati dai filmati, oltre alla valorizzazione dell’immenso lavoro svolto dai due archeologi Castiglioni”.
Quest’anno la rassegna sarà in Sala Montanari, in via dei Bersaglieri. La formula del festival non cambia: le prime tre serate vedranno la proiezione dei film in concorso mentre l’ultima sarà dedicata alla retrospettiva sul lavoro dei due fratelli archeologi Castiglioni. Il pubblico conferirà il premio “Città di Varese” mentre la giuria tecnica formata da Matteo Inzaghi, Giulio Rossini, Diego Pisati e Maurizio Fantoni Minnella assegnerà il premio “Angelo e Alfredo Castiglioni”.
Novità di questa edizione è la scelta della direzione artistica di realizzare delle serate tematiche. L’appuntamento di mercoledì 6 settembre alle 20.30 vedrà protagonista la storia con il filmato “La vera storia dei pirati” che svelerà chi erano veramente questi uomini, figure ben diverse dalle icone popolari immaginate dall’industria cinematografica hollywoodiana. Seguirà “L’anello di Grace”, vincitore a Firenze ArcheoFilm del premio conferito dal pubblico, un documentario costruito come un giallo che condurrà gli spettatori alla scoperta delle vicende che hanno accompagnato un eccezionale ritrovamento archeologico: “il carro d’oro”, una biga etrusca scomparsa subito dopo le sua scoperta e misteriosamente riapparsa in una teca del Metropolitan Museum di New York. Ospite della serata la professoressa Katia Visconti, docente di Storie del Mondo Contemporaneo presso l’Università dell’Insubria.
La serata di giovedì 7 settembre sarà dedicata ai dinosauri, con “Al tempo dei dinosauri” e “Jurassic Cash”. Il primo documentario racconta le recenti scoperte che hanno profondamente cambiato il panorama paleontologico e modificato molte delle precedenti convinzioni su questi animali preistorici. Il secondo è incentrato sul redditizio commercio dei fossili che sottrae agli scienziati materiale fondamentale per le loro ricerche oltre ad alimentare un pericoloso business. Approfondirà le tematiche trattate dai filmati Silvio C. Renesto, professore di paleontologia dell’Insubria e Membro del Comitato Scientifico Transnazionale UNESCO per il Sito del Monte San Giorgio.
L’ambiente sarà il protagonista della serata di venerdì 8 settembre. “Mamody, l’ultimo scavatore di baobab” è il racconto sulle difficili condizioni di vita degli abitanti dell’altopiano di Mahafaly del Madagascar che hanno escogitato una soluzione unica per immagazzinare acqua al fine di superare i periodi di siccità. Sempre il tema della scarsità d’acqua è protagonista del corto “Water is life”, l’incredibile storia di persone che portano l’acqua ai pesci che cercano di sopravvivere in quello che rimane di un lago della Turchia. Chiude la serata “Tsunami, una minaccia globale”, filmato in cui l’acqua diventa portatrice di morte e distruzione. Il documentario rivela il lavoro degli scienziati che studiano i complessi meccanismi degli tsunami nel tentativo di riuscire a prevedere quelli futuri. Dell’acqua, della sua scarsità, dei rischi che può comportare, ne parlerà al pubblico la dott.ssa Camilla Galli, climatologa del Centro Geofisico Prealpino.
Sabato 9 settembre sarà dedicato alla premiazione dei vincitori e alla proiezione di due documentari dei fratelli Castiglioni. Il primo in programma “Dall’acqua all’acqua” ricostruisce la missione del 1977 effettuata dai Castiglioni attraverso il deserto del Sahara per aprire una pista di 2.500 Km per congiungere il fiume Niger al Lago Ciad. Un viaggio dall’acqua all’acqua, appunto, lungo il quale sono stati effettuati numerosi, importanti ritrovamenti. Chiude il festival “Dall’Egitto faraonico all’Africa di oggi”, un filmato che mette a confronto le scene di vita quotidiana rappresentate nelle pitture dei templi, delle tombe e delle mastabe dell’Antico Egitto con la documentazione realizzata dai fratelli Castiglioni in oltre trent’anni di ricerche etno-antropologiche sul campo. Scene immutate nel tempo che rappresentano un notevole valore scientifico e didattico. Ospiti della serata Serena Massa, direttrice degli scavi archeologici di Adulis (Eritrea), Barbara Cermesoni, conservatrice museale presso i Musei Civici di Villa Mirabello e Luigi Balbo, fotografo ed esploratore che ha partecipato per quasi quarant’anni alle ricerche dei fratelli Castiglioni e che ha partecipato alla missione che ha permesso di aprire la nuova pista nel Tenerè.
Le serate verranno presentate da Marco Castiglioni, presidente dell’associazione Conoscere Varese e direttore del Museo Castiglioni assieme a Giulia Pruneti, giornalista di ArcheologiaViva.
Dichiara Piero Pruneti, direttore di ArcheologiaViva e fondatore del festival fiorentino: «Il programma di quest’anno è assolutamente da non perdere per l’interesse delle tematiche trattate, per la spettacolarità dei film proposti e per la qualità degli ospiti, studiosi e divulgatori, che sapranno coinvolgere il pubblico con approfondimenti e curiosità. Ad Angelo e Alfredo Castiglioni dedichiamo il festival e la consueta retrospettiva cinematografica con due loro film-capolavoro in programma nella serata finale il 9 settembre».
Varese ArcheoFilm gode del contributo del Comune di Varese e della Fondazione Comunitaria del Varesotto, del patrocinio dell’Università dell’Insubria e della consulenza scientifica del Ce.R.D.O (Centro Ricerche sul Deserto Orientale).