All’indomani dell’approvazione in Senato dell’accordo fiscale italo-svizzero, e in continuità con il tavolo di lavoro avviato nei mesi scorsi tra territori di confine, lavoratori e associazioni, il Comune di Varese dà il via a una campagna di promozione del territorio. Varese è infatti uno dei comuni di frontiera interessati dal flusso quotidiano di lavoratori che si dirigono in Svizzera. Per la città dunque la ratifica dell’accordo può essere recepita attraverso la prosecuzione del tavolo di confronto, per far sì che le risorse derivanti dal ristorno fiscale vadano a favorire investimenti funzionali e necessari ai lavoratori frontalieri presenti, con interventi finalizzati a migliorare sempre più infrastrutture e servizi.
La Campagna Vivo a Varese
Lavorare in Svizzera e vivere a Varese! La campagna di promozione del territorio mette in evidenza le opportunità offerte dalla nostra città: dai servizi educativi a misura di famiglia, agli impianti sportivi e fino al nuovo collegamento ferroviario che collega in poco tempo Varese con Mendrisio e Lugano.
Davide Galimberti, Sindaco di Varese:
“La nostra città in questi anni ha avviato una serie di cambiamenti strutturali che hanno potenziato servizi, riqualificato impianti e intere aree. In concomitanza con la votazione sul nuovo accordo fiscale, diamo il via a una campagna rivolta a una particolare categoria di utenti, quella dei frontalieri, per promuovere le tante opportunità della città, che in questi anni è diventata sempre più moderna, attrattiva, servita, basti pensare al collegamento su rotaia che in meno di 20 minuti porta oltre confine. Nei prossimi mesi proseguiremo la campagna di valorizzazione del territorio rivolgendoci anche ad altre fasce di utenti”.
Ivana Perusin, vicesindaca di Varese:
“L’area insubrica è al centro dell’azione amministrativa per molti aspetti, in questi mesi abbiamo sviluppato progetti turistici e di promozione culturale in accordo con i diversi territori di confine, mentre prosegue il tavolo di confronto sul tema dei frontalieri – dichiara la vicesindaca Ivana Perusin – L’obiettivo è quello di intercettare e favorire sempre più i reali bisogni e necessità per far sì che la città possa rispondere al meglio alle esigenze dei suoi cittadini: tra questi, una fascia importante è storicamente costituita dai lavoratori frontalieri”
Rossella Dimaggio, assessora ai Servizi Educativi:
“La città si trasforma non solo nelle infrastrutture ma anche nei servizi. Noi siamo al lavoro per rendere Varese sempre più attrattiva e inclusiva, attraverso servizi scolastici flessibili ed efficienti, ad esempio con la misura dei nidi gratis, con servizi di doposcuola e prescuola capillari sul territorio cittadino, con servizi che vanno a favore delle giovani famiglie”.