Opportunità e nuovi scenari da approfondire, per capire come l’Europa può aiutare Varese e il suo territorio. A poche ore dall’accordo raggiunto a Bruxelles sul Recovery fund e sulle strategie per la ripartenza dell’Unione post coronavirus, a Palazzo Estense la proposta, che la Giunta sottoporrà al Consiglio comunale, di dedicare un’intera seduta alle tematiche comunitarie; un appuntamento aperto, non appena sarà possibile, al dialogo diretto tra cittadini e rappresentanti delle istituzioni. Tanti i temi e le aree che vedranno l’influsso dei nuovi fondi approvati questa notte: infrastrutture, giovani, innovazione, tecnologie, sviluppo sostenibile.
«Quella che abbiamo davanti a noi – afferma il sindaco Davide Galimberti – è un’opportunità che in tanti hanno definito storica. Per saperla cogliere al meglio, però, occorre comprenderla fino in fondo. Non parliamo solo di soldi e di risorse, ma anche di politiche comune e di idee per l’UE dei prossimi decenni. Da qui nasce la volontà di approfondire tematiche e possibilità, confrontandoci con interlocutori europei e calando sul territorio i risvolti dell’accordo raggiunto dai 27 Paesi».
«In questo percorso – le parole dell’assessore alle Politiche giovanili Francesca Strazzi – vogliamo dedicare grande attenzione soprattutto al futuro dei giovani. Proprio a loro, in fondo, guardano i risultati ottenuti dal vertice europeo: se è vero che l’importante era ed è ripartire subito dopo l’emergenza, questa notte si è anche decisa una fetta importante del futuro dell’Unione in cui vivranno i nostri figli. L’idea di questi dialoghi aperti sul ruolo della comunità europea era già stata presa in considerazione dall’Amministrazione prima del coronavirus; la sfida che dobbiamo affrontare ora è ripensare al percorso che avevamo in mente, attualizzandolo e rendendolo capace di cogliere tutte le novità».
Già alla fine del 2019 il Comune di Varese ha partecipato al progetto “Europa in Comune”, che, nell’ambito del programma Erasmus+, aveva favorito incontri e dialoghi tra amministratori e giovani. Altre iniziative a tema comunitario erano state poi portate avanti da Palazzo Estense in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Insubria.
«Tra gli obiettivi – conclude Strazzi – c’era la possibilità per cittadini under 35 di presentare proposte concrete, che sarebbero poi state sottoposte ai funzionari della Commissione europea. La nostra città ha sempre avuto grande attenzione per l’Europa e per le politiche che l’Unione porta avanti sulle nuove generazioni. È stato così naturale, una volta letti gli esiti del vertice di Bruxelles, iniziare subito a lavorare per capire come queste novità possano influire sul nostro territorio e sul nostro tessuto sociale. Un dialogo serrato tra il Consiglio comunale cittadino e i rappresentati delle istituzioni europee è sicuramente un punto importante da cui partire per comprendere i meccanismi, i risultati e le sfide che ci aspettano nel prossimo futuro».