Garantire la sicurezza e la tutela della salute. Non impedire il divertimento serale e non bloccare il lavoro delle attività, come bar e ristoranti, che rispettano le regole. E ancora: responsabilizzare i cittadini sulle norme di prevenzione sanitaria. Sono stati questi i temi affrontati oggi nella videoconferenza convocata da Palazzo Estense a cui hanno partecipato i rappresentanti dei pubblici esercizi di Varese, le Forze dell’ordine e la Polizia locale. Per il Comune di Varese erano collegati il sindaco Davide Galimberti, il vicesindaco Daniele Zanzi e l’assessore alle Attività produttive Ivana Perusin. L’obiettivo dell’incontro era chiaro: evitare che nei prossimi weekend si possa ripetere quanto accaduto lo scorso fine settimana, individuando misure condivise per evitare assembramenti notturni eccessivi nel centro di Varese e costringere il Comune ad assumere provvedimenti restrittivi.
«Devo fare i complimenti a tutti per il confronto sereno e propositivo – ha affermato il sindaco Galimberti – in questa riunione abbiamo affrontato non solo temi oggi all’ordine del giorno in tutte le città italiane a causa del coronavirus, ma abbiamo gettato le basi per un discorso più ampio su come vivere gli spazi della nostra città in sicurezza, con un maggiore decoro e aumentando l’attrattività di Varese e garantendo ai cittadini residenti del centro l’adeguata tranquillità».
Nei giorni scorsi il sindaco Galimberti e il vicesindaco Daniele Zanzi avevano invitato i rappresentanti dei pubblici esercizi a presentare un piano di sicurezza con delle proposte concrete. Questo per evitare che si dovesse ricorrere, per motivi di sicurezza, alla chiusura anticipata di bar e ristoranti. «Ringraziamo i commercianti che ci hanno presentato le loro proposte», ha detto Daniele Zanzi. «Ora – le sue parole – le valuteremo insieme al comitato per la sicurezza e prenderemo delle decisioni chiare che possano essere condivise da tutti».
Garantire la sicurezza di tutti rispetto ai rischi di contagio e contemporaneamente il lavoro delle attività commerciali che devono e possono proseguire la loro già difficile ripresa. Queste le indicazioni emerse dalla riunione di oggi pomeriggio. In questo senso una delle prime iniziative del Comune di Varese è stata quella di dare la possibilità di allargare gratuitamente lo spazio per i tavolini e i dehors.
Nel dettaglio il documento presentato oggi dai pubblici esercizi contiene una serie di punti che mirano a evitare assembramenti, a mantenere il distanziamento sociale e a sanzionare chi non rispetta le regole, siano questi esercenti o cittadini.
Tra le principali proposte sottoposte all’Amministrazione si chiede che venga sospesa la vendita d’asporto degli alcolici a partire dalle 19.00. Questa regola riguarderebbe tutti gli esercizi pubblici e i negozi di vicinato. A partire dalle 19.00 dunque sarebbe permesso solo il servizio al tavolo e sarebbe invece vietato consumare in piedi.
Nel documento presentato dai commercianti si propone anche di definire un piano di consumi serali a numero chiuso dal giovedì alla domenica. Per attuare questa misura verrebbero mappate le vie più critiche del centro unendo questi dati al numero di posti a sedere di cui dispongono i bar e i ristoranti. In questo modo si potrebbe calcolare la capienza massima delle strade del centro storico e si inviterebbero i clienti a preferire la prenotazione di un posto a sedere. Sempre dal giovedì al sabato i commercianti chiedono di prevedere ingressi contingentati (anche grazie all’utilizzo di transenne) individuando un’area di ingresso e una di uscita dalle vie del centro per gestire i flussi. Per attuare questa misura i commercianti si rendono disponibili a fornire l’ausilio di personale per svolgere il compito di controllo degli accessi.
Le attività commerciali inoltre propongono l’individuazione di aree chiamate di “sosta conviviale”, in modo da evitare l’assembramento nelle vie più critiche. Infine nel documento viene chiesta l’attivazione di una campagna di comunicazione e sensibilizzazione orientata ai giovani sui temi della prevenzione sanitaria in collaborazione con le Politiche giovanili del Comune di Varese.