Il Comune di Varese presenta “Incontri di Mondi Lontani. Dai viaggi d’esplorazione di fine ‘800 alle ricerche di Angelo e Alfredo Castiglioni”: un grande progetto espositivo che dal 16 dicembre 2023 al 1° giugno 2025 sarà visitabile presso i Musei Civici di Villa Mirabello.
16 dicembre 2023 – 1° giugno 2025
Inaugurazione: sabato 16 dicembre alle ore 11.00
Musei Civici di Villa Mirabello
A cura di Marco Castiglioni, Sara Conte, Serena Massa, Giovanna Salvioni
Con il patrocinio di Ministero degli Affari Esteri, Ambasciata dello Stato di Eritrea, Regione Lombardia e Provincia di Varese
Il Comune di Varese presenta “Incontri di Mondi Lontani. Dai viaggi d’esplorazione di fine ‘800 alle ricerche di Angelo e Alfredo Castiglioni”: un grande progetto espositivo che dal 16 dicembre 2023 al 1° giugno 2025 sarà visitabile presso i Musei Civici di Villa Mirabello.
Dai viaggi di esplorazione di fine Ottocento all’esperienza di Angelo e Alfredo Castiglioni. Questo il percorso espositivo proposto che attraverso documenti, testimonianze, oggetti, fotografie e video accompagnerà il visitatore in un lungo viaggio verso popoli lontani e culture diverse dalla nostra.
La scelta di partire dalla stagione “eroica” e “romantica” dei viaggi di esplorazione ha un duplice scopo: far riemergere la memoria di alcuni protagonisti lombardi che, pur con tutti i limiti culturali propri del loro tempo, hanno comunque contribuito a costruire un primo ponte tra mondi distanti e documentare l’originalità dell’approccio dei fratelli Castiglioni, i quali hanno saputo accostarsi a quelle popolazioni con rispetto e nell’intento di preservarne e farne conoscere la storia.
A partire dagli anni Cinquanta del Novecento, i Castiglioni per oltre sessant’anni hanno condotto ricerche nel continente africano e in Amazzonia, raccogliendo sul campo preziose testimonianze etnologiche e archeologiche e documentando con foto e filmati, riti, usi, costumi e tradizioni, che altrimenti avremmo perso per sempre.
I Mondi lontani, oggetto di questa mostra, non sono solo geograficamente distanti da noi, ma sono ormai lontani nel tempo, poiché la rapida accelerazione della storia globale a partire dalla seconda metà del Novecento li ha profondamente mutati sino a minacciarne la stessa sopravvivenza o rischiando di cancellarne la memoria.
Oggi più che mai abbiamo bisogno di ricostruire un corretto rapporto con le culture diverse dalla nostra e questa mostra – come dichiarano il Sindaco, Davide Galimberti, e l’Assessore alla Cultura, Enzo R. Laforgia, che l’hanno fortemente voluta – rappresenta una importante occasione per esplorarne la varietà e la ricchezza.
Infine, questa iniziativa rende omaggio alle figure di Angelo e Alfredo Castiglioni, la cui memoria è viva e presente nella città di Varese anche grazie al Museo Castiglioni, sito nello storico parco di Villa Toeplitz, che ne documenta la passione e rende fruibili al pubblico gli importanti esiti delle loro ricerche.
IL PERCORSO DELLA MOSTRA
L’esposizione mira a valorizzare l’approccio metodologico che ha caratterizzato le indagini dei fratelli Castiglioni in ambito geografico, etnologico e archeologico, sempre contraddistinto da una grande umanità e da un profondo rispetto per le culture incontrate.
La narrazione espositiva invita, infatti, ad osservare sotto una diversa luce chi viene da mondi per i più sconosciuti o solo superficialmente noti tramite le più popolari mete turistiche ma che possiedono, invece, una ricchezza culturale e tradizionale che rappresenta un patrimonio universale. Un viaggio dedicato all’esplorazione e alla conoscenza di culture capaci di sopravvivere in contesti estremi e di gestire le scarse risorse a loro disposizione: insegnamento prezioso per il presente e per il futuro.
Il percorso è giocato su un continuo richiamo dal passato al presente, andando oltre la semplice presentazione tipologica e cronologica. I reperti parlano un linguaggio attuale, scandito da voci narranti, luci e suoni. Pannelli informativi e numerosi contenuti video estratti dai documentari e dai film dei Castiglioni guidano il visitatore lungo il percorso, lasciandolo comunque libero di gestire gli approfondimenti secondo diversi livelli di lettura e d’interesse.
I materiali originali dell’archivio privato Castiglioni sono stati arricchiti con opere provenienti da collezioni donate in questi anni al Museo Castiglioni e da prestiti da parte di fondi e collezioni private (Lavazza, Palazzi, Lopalco, Moretti, Nicola, Bagnasco, Archivio Felice de Vecchi della famiglia Bitto) nonché dal Museo di Villa Mirabello (in particolare la collezione Macchi), dalla Biblioteca Civica di Varese e dalla Biblioteca “Card. Carlo Maria Martini” del Seminario Arcivescovile di Milano.
La mostra si apre con una porta realizzata dell’etnia Bamun, che vuole essere un invito a spalancare la mente per “superare la soglia”, i confini culturali e i filtri che appartengono ad ognuno di noi, per raggiungere i mondi lontani raccontati nell’esposizione. Dopo aver ripercorso le orme di alcuni esploratori vissuti tra Ottocento e Novecento attraverso reperti, diari di viaggio, mappe geografiche e disegni, si giunge alla ricostruzione del “salotto del collezionista”: luogo delle “meraviglie” dove in passato venivano esposti oggetti curiosi, esotici e rari raccolti nei viaggi intorno al mondo.
Nella sala successiva vengono presentati i fratelli Castiglioni e il loro lungo percorso di ricerca nato da un sogno giovanile. Segue la descrizione della fase preparatoria dei viaggi con un focus sulla strumentazione tecnica da loro utilizzata e la sua evoluzione, nonché le invenzioni e i miglioramenti apportati ad attrezzature già esistenti allo scopo di adattarle ai viaggi nel deserto, nelle savane, nelle foreste e sui monti africani.
La sezione seguente è dedicata alle testimonianze materiali dei popoli africani che non vengono presentate come creazioni artistiche fini a se stesse ma ne vengono valorizzati i più profondi aspetti religiosi, funzionali e simbolici anche grazie alle testimonianze video girate nel corso delle missioni, che li contestualizzano all’interno momenti che scandiscono la vita delle comunità.
Nella sala dedicata alle ricerche archeologiche si da ampio spazio alla presentazione della scoperta, nell’attuale Sudan, della città mineraria di Berenice Pancrisia e gli scavi volti a riportare alla luce la città portuale di Adulis (Eritrea) conservata, pressoché integra, sotto metri di limo e sabbia.
Chiude la mostra una ricerca extra africana del 1974. La sala, dal grande impatto immersivo, rende la sensazione di trovarsi nella foresta amazzonica e racconta il viaggio dei Castiglioni presso una popolazione venezuelana, i Mahekoto-Teri, che all’epoca viveva ancora isolata rispetto al mondo urbanizzato.
GLI EVENTI
Numerosi gli eventi correlati: visite guidate, laboratori per le scuole, conferenze.
LA SEDE ESPOSITIVA: VILLA MIRABELLO
Situata all’interno dei Giardini Estensi, la villa deve il proprio nome al luogo, posto storicamente al limitare della città, da cui ammirare un superbo panorama sul lago di Varese e sui monti che lo circondano. Edificata dalla famiglia Clerici probabilmente entro la metà del XVIII secolo, fu ampliata e modificata nel 1843 dall’architetto Clericetti, quando proprietaria era la famiglia Litta Modignani, che nel 1948 cedette la proprietà al Comune di Varese. Annesso all’edificio è l’Oratorio della Beata Vergine Addolorata al Mirabello di Varese.
Dal 1949 Villa Mirabello è sede del Museo Archeologico. Nelle sue sale sono esposti materiali preistorici rinvenuti nelle stazioni palafitticole del territorio varesino, tra le quali l’Isolino Virginia, la stazione di Bodio Centrale e quella del Sabbione, inserite nel sito seriale transnazionale UNESCO “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino”. Nella sezione dedicata alla Protostoria è ben rappresentata la Cultura di Golasecca, nella quale sono esposti la “stele di Vergiate” (una stele funeraria con iscrizione in lingua leponzia) e l’eccezionale corredo della “Seconda tomba di Guerriero di Sesto Calende”. La sezione romana raccoglie i materiali del territorio varesino che meglio testimoniano la progressiva assimilazione da parte di Roma delle popolazioni cisalpine locali: tra questi la coppa di vetro detta Cagnola dal nome del nobile proprietario Guido Cagnola e la monumentale tomba di Bruzzano Milanese, con un eccezionale stamnos in bronzo. Il percorso si conclude con materiali di età longobarda e con un lapidario che raccoglie iscrizioni di età romana.
Il museo ospita inoltre una sezione risorgimentale multimediale che racconta in particolare, tramite uno spettacolo, le vicende della battaglia di Varese del 1859.
Sponsor: GABRICASA, A&P Musajo Somma
Travel partner: Trenord
Media partner: Archeologia Viva
Si ringrazia per la collaborazione Chicco d’Oro Italia
Si ringraziano i donatori che attraverso Art Bonus sostengono l’iniziativa: Dama, Elmec informatica, Enoplastic – Crealis Group, LATI industria termoplastici
SEDE
Museo Civico Archeologico di Villa Mirabello, Musei Civici di Varese
Piazza della Motta 4
QUANDO
Dal 16 dicembre 2023 al 1 giugno 2025
ORARI
da martedì a domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00
Catalogo: € 40,00
COSTI
Biglietto intero 5 euro; ridotto 3 euro
VISITE GUIDATE
Visite guidate per scuole e gruppi su prenotazione con Cooperativa “Sull’Arte”, da contattare ai seguenti recapiti: telefono + 39 333 6810487, e-mail: info@cooperativasullarte.it
INFORMAZIONI
Museo Civico Archeologico di Villa Mirabello: 0332 255485
PARCHEGGI
Parcheggio Varese (Via Lonati)
Parcheggio Municipio Varese (Via Verdi)
Piazza Ragazzi del ‘99
STAZIONI
Ferrovie Nord: P.le Trento
FFSS: P.le Trieste