Il primo avviso pubblico, teso a sollecitare gli operatori economici interessati a presentare proposte di finanza di progetto per il nuovo Palaghiaccio di Varese, è stato pubblicato dall’Amministrazione di Palazzo Estense il 4 luglio 2019. Due le proposte arrivate entro il termine del successivo 7 novembre; entrambe sono state sottoposte alla valutazione di una speciale Commissione, che ha ritenuto maggiormente meritevole, in particolare per quanto riguarda l’aspetto energetico ed architettonico, la proposta presentata da Aevv Impianti srl in qualità di impresa capogruppo con la società sportiva dilettantistica “Progetto nuoto”.
Importante la scelta della procedura di partenariato pubblico privato, in ragione soprattutto della vetrina olimpica del 2026; un’occasione non solo per lo sport ma anche per le aziende e la creatività di tutto il Paese, a cominciare da coloro che si occupano di risparmio energetico ed efficientamento. Il Comune di Varese ha puntato su tale istituto proprio per il particolare sentiment che si respirava su tali temi e sul desiderio olimpico.
L’istituto del project financing per la realizzazione e la gestione di opere pubbliche o di pubblica utilità si basa sull’utilizzo di capitali privati, remunerati attraverso i proventi derivanti dalla gestione dell’opera per un congruo periodo di tempo. Altro cardine dell’istituto è il coinvolgimento degli operatori economici fin dalla fase di progettazione degli interventi. Dal punto di vista pratico la finanza di progetto si configura come una particolare forma di concessione, sebbene diversi e variegati siano i moduli procedurali e gli schemi negoziali utilizzabili. Le differenze più rilevanti rispetto al modello concessorio tradizionale si colgono nella fase dell’iniziativa, ove è preponderante la figura del soggetto privato come proponente, e nella varietà dei procedimenti di aggiudicazione della concessione. Il contenuto del contratto è definito tra le parti in modo che il recupero degli investimenti effettuati e quello dei costi sostenuti dall’operatore economico per eseguire l’opera dipendano dall’effettiva fornitura del servizio, dall’utilizzabilità dell’opera, dal volume dei servizi erogati in corrispondenza della domanda e, in ogni caso, dal rispetto dei livelli di qualità contrattualizzati, purché la valutazione avvenga ex ante. La causa del contratto è l’assunzione del rischio operativo da parte dell’operatore.
Per questo insieme di valutazioni si è preferito optare per il project financing anziché per l’appalto di costruzione tradizionale, che avrebbe comportato, in seguito, una nuova procedura per la gestione. Una doppia procedura di gara che è stata così evitata. Con la soluzione scelta, pertanto, chi progetta e realizza l’opera è anche chi gestirà il servizio, avendo quindi tutto l’interesse che la struttura sia davvero performante rispetto alle esigenze.
La scelta di partner per un’operazione di questo tipo è, secondo i regolamenti, preceduta da una “adeguata istruttoria con riferimento all’analisi della domanda e dell’offerta, a quella della sostenibilità economico-finanziaria ed economico-sociale dell’operazione, nonché alla natura e all’intensità dei diversi rischi presenti nell’operazione di partenariato. Questo utilizzando tecniche di valutazione mediante strumenti di comparazione, così da verificare la convenienza del ricorso a forme di partenariato pubblico privato in alternativa alla realizzazione diretta tramite normali procedure di appalto”. Fattibilità che, in questo caso, è stata valutata dagli uffici di Palazzo Estense.
Nel caso specifico è previsto un contributo pubblico da parte dell’ente al concessionario (dato dall’unione del contributo “Sport e Periferie” e dal “Conto termico”) e, pertanto, il progetto necessitava la valutazione dell’equilibrio economico finanziario per la corretta allocazione dei rischi.
Nel concreto è stata effettuata una comparazione, in termini economici, tra i costi totali di un appalto tradizionale (Public Sector Comparator) e quelli di un Progetto pubblico privato, la cui differenza determina la convenienza economica per il concedente. Comparazione dopo la quale è stata confermata la convenienza dell’istituto scelto. A definire il valore economico concorrono il canone richiesto dal Comune (€ 445.000), l’investimento (€ 8.979.000,66), il contributo “Sport e Periferie” (€ 1.818.000,18) e il Conto termico (€ 1.750.000).
Vista e condivisa la proposta di partenariato pubblico privato presentata da Aevv Impianti srl e poiché il progetto risponde all’interesse perseguito dal Comune ed è coerente con gli obiettivi di mandato, la Giunta comunale, nelle scorse settimane, aveva dichiarato la fattibilità e il pubblico interesse della proposta.
Un processo che ha portato oggi, martedì 5 maggio 2020, alla pubblicazione sull’albo pretorio di Palazzo Estense del bando per la riqualificazione e la gestione della struttura di via Albani.