Inizia da oggi il processo finale per l’elaborazione del nuovo Piano di Protezione Civile del Comune di Varese. Un documento che esordisce con le parole di Giuseppe Zamberletti e a lui l’amministrazione dedica questo lavoro. “La sfida della Protezione Civile è una sola – le parole di Zamberletti riportate nel documento – deve sognare, auspicare e operare affinché, in prospettiva, l’organizzazione del soccorso sia sempre meno importante, nel senso che si è chiamati a sviluppare sempre di più la politica di prevenire e la capacità di prevedere”.
Consulta il Piano di Protezione civile 2022
In questi mesi infatti gli uffici comunali hanno lavorato alla prima stesura del Piano e da oggi, sul sito dell’amministrazione, è online la prima versione del documento con i suoi allegati. Si tratta di un trattato fondamentale per ogni comunità perché contiene tutti gli elementi di pianificazione delle attività di previsione e prevenzione per la salvaguardia di popolazione e territorio in caso di calamità ed emergenza. Ora inizia il percorso di partecipazione e condivisione aperto a tutta la città, attraverso diversi incontri dedicati che hanno l’obiettivo di raccogliere entro il 31 maggio i suggerimenti da parte dei diversi portatori di interesse. Il documento potrà inoltre essere consultato online e si potranno inviare i suggerimenti al Comune alla mail: ppc_partecipo@comune.varese.it
“Il Piano della Protezione civile è uno strumento fondamentale per la prevenzione e la messa in pratica di azioni utili in caso di emergenza – spiega l’assessore Raffaele Catalano – In questi anni di emergenze ne abbiamo affrontante diverse, sia a livello globale come la pandemia e sia a livello locale come incendi e danni idrogeologici. Era necessario dunque rivedere il Piano e adeguarlo alle esigenze di oggi”.
“Dopo il grande lavoro svolto dagli uffici e dalla nostra Protezione civile, da oggi parte un percorso di partecipazione e condivisione con l’intera comunità del piano approntato – spiega il sindaco Davide Galimberti – Presenteremo in diversi incontri il documento e raccoglieremo osservazioni e suggerimenti da chi è in prima persona coinvolto durante le emergenze, ma anche da parte dei cittadini e dai quartieri. Una volta approvato dal Consiglio il piano verrà reso divulgativo per poter essere condiviso con l’intera cittadinanza”.
Il percorso di partecipazione
Si parte dalla presentazione del documento alla Commissione Sicurezza, prevista per dopo Pasqua. Subito dopo il documento verrà presentato ai Consigli di quartiere e aperto quindi a tutti i cittadini interessati. A seguire ci sarà un incontro dedicato al mondo degli ordini professionali e alle associazioni di volontariato. A questo punto, con i suggerimenti raccolti, il documento passerà a una seconda commissione, prima di essere presentato in Consiglio comunale per il voto finale.
Nel dettaglio, il piano è formato da un Relazione generale, con un’introduzione dedicata a definire la Protezione civile, l’inquadramento normativo e gli ambiti di intervento, con attività volte alla previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, alla gestione delle emergenze e al loro superamento. È poi presente una definizione delle caratteristiche territoriali e demografiche, con il territorio comunale suddiviso in rioni, con i dettagli dell’inquadramento geologico, geomorfologico, meteo-climatico, relativo a infrastrutture di trasporto e reti tecnologiche. Un capitolo importante è dedicato ad un approfondimento che riguarda la comunicazione in emergenza, con la gestione dei flussi comunicativi in situazioni di emergenza prevedibili e non con le diverse modalità operative in base ai rischi naturali e antropici che possono presentarsi. Un modello di comunicazione dell’emergenza che è strutturato in modo da poter essere declinato anche in altri territori.
Sono state realizzate, inoltre, relazioni specifiche sul rischio idraulico, idrogeologico, incendio boschivo e sismico, corredati da planimetrie di dettaglio per l’individuazione puntuale degli elementi che compongono gli scenari di rischio, oltre a cartografie d’insieme. Vengono indicate le diverse azioni da attuare a seconda delle varie fasi di attenzione, preallarme e allarme, con l’indicazione dei modelli d’intervento.
La divulgazione ai cittadini. Il vademecum in caso di emergenza
Il percorso di definizione del piano non si ferma qui, perchè a questo farà seguito un’ulteriore fase di condivisione con la città, attraverso la divulgazione di un vero e proprio vademecum rivolto a tutti, cittadini e scuole, con le informazioni volte informare sui comportamenti da adottare per una corretta gestione del rischio.
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