Un aiuto concreto per venire incontro al bisogno abitativo. L’Ambito Sociale Distrettuale di Varese ha attivato due diverse tipologie di sussidi per quei nuclei familiari che faticano a pagare gli affitti delle proprie abitazioni. Destinatari delle misure – per un fondo totale di 62.810 euro messo a disposizione da Regione Lombardia – sono le famiglie con morosità incolpevole ridotta e gli anziani pensionati in grave disagio economico o in condizioni di particolare vulnerabilità. Le domande verranno valutate in ordine cronologico di presentazione e accolte sino a esaurimento fondi o, comunque, non oltre il 31/12/2020.
«Questi sussidi – afferma l’assessore ai Servizi sociali di Palazzo Estense Roberto Molinari – sono una misura importante, capace di offrire un aiuto concreto a quanti si trovano in situazioni precarie o di difficoltà. Novità di quest’anno è la costituzione di un fondo unico a cui possiamo attingere per entrambe le categorie di soggetti coinvolti, così da venire incontro nel modo più efficace ai bisogni che dovessero manifestarsi. L’obiettivo è quello di non lasciare indietro nessuno».
La prima misura riguarda, nel dettaglio, le famiglie con morosità incolpevole ridotta, che non abbiano uno sfratto in corso e che siano in locazione su libero mercato o in alloggi in godimento o in alloggi definiti “servizi abitativi sociali”. Possono presentare domanda, per questa categoria, quanti sono in possesso dei seguenti requisiti: residenza da almeno cinque anni, anche non continuativi, in Regione Lombardia di almeno un membro del nucleo familiare; non essere sottoposti a procedure di rilascio dell’abitazione; non essere in possesso di alloggio adeguato in Regione Lombardia; ISEE in corso di validità e senza difformità fino a 15mila euro; morosità incolpevole accertata, fino a un massimo di sei mensilità, alla data di presentazione della domanda.
Per le domande ritenute ammissibili sarà erogato fino a un massimo di 1.500 euro ad alloggio/contratto; massimale che sale a 2.500 euro nel caso di disponibilità da parte del proprietario a modificare il canone “concordato” o a rinegoziare a canone più basso. Ai fini del riconoscimento del beneficio, che sarà erogato direttamente ai proprietari a seguito della sottoscrizione dell’accordo, questi ultimi si impegnano, per almeno i successivi dodici mesi, a non effettuare lo sfratto per morosità e a non aumentare il canone di locazione. L’inquilino, da parte sua, deve sottoscrivere un accordo con cui si impegna a partecipare a politiche attive del lavoro, se disoccupato, e a sanare eventuale morosità pregressa non coperta dal contributo.
La seconda misura, invece, è destinata ai nuclei familiari di pensionati anziani non morosi, in locazione su libero mercato o in alloggi in godimento o in alloggi definiti “servizi abitativi sociali”, e il cui canone di affitto, negli ultimi dodici mesi, sia stato superiore al 30% del loro reddito lordo. Per presentare la domanda è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti: residenza da almeno cinque anni, anche non continuativi, in Regione Lombardia di almeno un membro del nucleo familiare; non essere sottoposti a procedure di rilascio dell’abitazione; non essere in possesso di alloggio adeguato in Regione Lombardia; ISEE in corso di validità e senza difformità fino a 15mila euro; avere un reddito che provenga esclusivamente da pensione da lavoro, di vecchiaia o di anzianità. Sono esclusi i soggetti con altre tipologie di pensione e i titolari di contratti di affitto con patto di futura vendita.
Il massimale, in questo caso, è di 1.500 euro ad alloggio/contratto e i contributi saranno erogati direttamente ai proprietari in un’unica quota. Altra condizione necessaria è che il proprietario, al momento della firma dell’accordo, si impegni formalmente a non aumentare il canone per i successivi dodici mesi o, se il contratto è in scadenza, a rinnovarlo alle stesse condizioni.
Le domande sono rivolte a tutti coloro che risiedono nell’Ambito Sociale Distrettuale di Varese, che comprende, oltre al Comune capofila, anche quelli di Barasso, Bodio Lomnago, Brinzio, Casciago, Cazzago Brabbia, Comerio, Galliate Lombardo, Inarzo, Lozza, Luvinate e Malnate. La modulistica necessaria per la presentazione è pubblicata sul sito internet del Comune di Varese o, in alternativa, si può ritirare all’ufficio del CAF Italia di via Orrigoni 5. La consegna delle richieste deve avvenire esclusivamente presso lo stesso ufficio del CAF Italia.