Se riqualifichi il tuo edificio produttivo non commerciale e assumi nuovo personale dipendente a tempo indeterminato avrai una riduzione degli oneri perequativi fino al 90% del totale. Può essere riassunta così la delibera approvata dalla Giunta del Comune di Varese sulle “Linee guida per l’applicazione dell’incentivo occupazionale introdotto dalle direttive per la valorizzazione di aree-opere e parametro di conversione opere-volume”. Un testo dal titolo lungo e complesso, che potrebbe però portare concrete novità per quanto riguarda i livelli occupazionali in città e provincia. Tutto questo unendo due principi essenziali: la rigenerazione delle aree dismesse e la valorizzazione delle attività manifatturiere di qualità.
Lo scopo di questa iniziativa è quello di supportare il miglioramento della situazione economica nel territorio comunale e le conseguenti ricadute socio-economiche, quali l’aumento del livello occupazionale e della popolazione residente. «Per questo – si legge nel documento – abbiamo ritenuto necessario introdurre sperimentalmente un profilo di agevolazioni per gli edifici produttivi non commerciali aggiuntive rispetto alle precedenti».
Nel dettaglio, la misura è riservata agli interventi che comprendono nuova formazione o ampliamento di immobili produttivi non commerciali; operazioni nelle quali il proprietario si impegna a destinare gli spazi ad attività che assumano un congruo numero di addetti a tempo pieno e con contratto a tempo indeterminato. Nelle nuove assunzioni saranno compresi tutti gli addetti ai servizi connessi alla produttività principale, quali quelli impiegati, per esempio, nella pulizia o nella sorveglianza dello stabile. Unico limite: almeno il 50% del personale aggiuntivo deve essere composto da cittadini residenti nel Comune di Varese, sempre che questi ultimi avanzino la necessaria candidatura.
Le riduzioni degli oneri perequativi potranno arrivare, come anticipato, fino al 90% del totale e saranno suddivise in scaglioni progressivi. Il 20% sarà scontato a chi assume tra i 10 e i 19 addetti; il 40% a quanti ne assumeranno tra i 20 e i 29; il 60% se le nuove assunzioni saranno tra le 30 e le 39 e l’80% se queste ultime andranno oltre le 40 unità. Un ulteriore 10% di riduzione, a prescindere da quale sia la fascia in cui l’azienda sarà inserita, verrà riservato a quanti assumeranno almeno la metà degli addetti tra gli iscritti alle liste del Centro per l’impiego di Varese o del Nucleo di inserimento lavorativo del distretto della Città Giardino.
«Con questa misura – afferma l’assessore alla Pianificazione territoriale Andrea Civati – vogliamo facilitare il recupero e la riqualificazione delle aree dismesse che si trovano sul nostro territorio. È un patrimonio che dobbiamo sfruttare e, così, incentiviamo i proprietari a investire su di esse, dando nuova vita a fabbriche e imprese senza consumare ulteriore suolo».
«Altra grande prospettiva contenuta nella delibera – aggiunge l’assessore alle Attività produttive Ivana Perusin – è quella dell’aumento dell’occupazione. Legare gli incentivi all’assunzione di nuovi professionisti, specie se presenti nelle liste per l’impiego, è un modo per dare nuovo impulso a tutto il comparto economico della città e della provincia, portando ricadute nei più diversi ambiti».
Nel caso di attività produttive già presenti sul territorio comunale verranno considerati gli addetti aggiuntivi rispetto al livello occupazionale precedente all’intervento. L’impegno dovrà essere mantenuto per almeno quindici anni consecutivi dall’avvio della produzione nell’immobile di nuova formazione o oggetto di ampliamento; questo anche nel caso di sostituzione dell’attività produttiva. Le linee guida approvate dalla Giunta avranno efficacia anche per tutte le Pianificazioni attuative in itinere e per quelle che verranno adottate entro il 31 dicembre 2019.
L’obbligo di mantenimento occupazionale non concerne le singole persone, ma volumi complessivi di dipendenti, e dovrà essere osservato nell’insieme delle sedi dell’azienda operanti nel territorio della provincia di Varese.
A titolo di garanzia l’impresa richiedente dovrà fornire un’idonea fidejussione di importo pari alla riduzione economica riconosciuta. Il testo completo delle Linee guida e ogni altra informazione sono consultabili sull’Albo Pretorio comunale.