Grande partecipazione della città di #Varese al 25 aprile, con il corteo che è partito da piazza San Vittore, per passare nelle vie del centro storico per chiudere infine in Salone Estense, quest’anno particolarmente gremito di persone.
Il discorso del sindaco Davide Galimberti:
Care amiche e cari amici,
un saluto e ringraziamento a tutte le partigiane e i partigiani, le associazioni, le istituzioni e tutti coloro che hanno scelto di essere qui oggi.
Oggi celebriamo il 78° anniversario della Liberazione e con esso i valori più importanti su cui si fonda il nostro Paese: i valori di libertà, coesione, pace e democrazia.
Una giornata che è di festa e memoria insieme, perché tiene vivo il ricordo e l’insegnamento doloroso di uno dei periodi più drammatici della nostra storia, si trasmettono i valori della Resistenza e il sacrificio di chi ha lottato a costo della propria vita per liberare il nostro Paese dall’oppressione e dalla violenza nazifascista.
Un data che rappresenta il momento fondativo della nostra democrazia e dell’unità nazionale nel segno delle libertà civili, politiche, di pensiero, religione, espressione, di stampa, associazione e partecipazione alla vita politica. Diritti che trovano il loro primo fondamento nella data che celebriamo oggi, come ogni anno dal 1945.
Quello di oggi è un 25 aprile diverso. Gli equilibri europei e mondiali hanno visto in questi ultimi mesi una preoccupante escalation di tensioni, con ambizioni di prevaricazione e mire espansionistiche che rischiano di accendere una drammatica spirale di violenza che può portare ad un allargamento del conflitto, compromettendo la pace per i popoli. Lo spettro che si possa innescare una guerra di dimensioni globali oggi è uno scenario da evitare con ogni mezzo e ogni sforzo, perché le conseguenze sarebbero devastanti per tutti.
Di fronte alle sfide epocali che stiamo vivendo, credo sia ancora più importante ricordare con tenacia i valori che celebriamo oggi, a qualsiasi livello.
Alle istituzioni si richiede di onorare chi ci ha consegnato un paese libero, di rifiutare qualsiasi forma di sopruso per ribadire la necessità di vivere in un paese libero, democratico, antifascista, coeso. La libertà non è mai acquisita una volta per sempre: per difenderla è necessario impegnarsi con tenacia, senza riserve. A partire dalla scelta delle parole, perché sono le parole a formare il pensiero e l’opinione: per questo è essenziale esprimere il convinto e incondizionato rifiuto di ogni forma di sopraffazione, affermando i valori che ci sono stati affidati dalla Liberazione.
Anche la partecipazione di ognuno di noi è un segnale fondamentale, per consegnare anche alle future generazioni il senso di questa giornata. Per questo motivo l’invito è a tutti i cittadini affinché prendano parte alle celebrazioni ed espongano il tricolore fuori dalle proprie abitazioni. Un gesto semplice che ha una valenza profonda: la bandiera è il simbolo più alto del sentimento di unità e indivisibilità del nostro paese, è espressione della passione civile del popolo italiano e del patrimonio di valori e principi comuni sanciti dalla nostra Carta costituzionale. Un modo semplice di esprimere e diffondere con un gesto la volontà di vivere in uno Stato democratico e libero.
Viva il 25 aprile dunque, viva la Liberazione, la Resistenza e la libertà.