È stato bellissimo vedere migliaia di varesini che hanno voluto stringersi intorno alla nostra comunità chiusa in casa ma capace di abbracciarsi a distanza nel 25 aprile. Una ricorrenza che abbiamo scelto di festeggiare costruendo un video in diretta che tenesse insieme tante voci diverse della città e per la città. Tutti insieme impegnati a fare di tutto per superare questa emergenza e per ricominciare a vivere e a ricostruire. Per primi, in questo processo, i cittadini piccoli e grandi che hanno fatto sentire la loro voce, dando un senso più che mai unico alla parola libertà, che il 25 aprile quest’anno non ci ha ricordato in maniera retorica ma ci ha fatto vivere in profondità.
È stato importante che questo giorno di comunità e di libertà sia arrivato prima di una settimana decisiva come quella iniziata. Una settimana in cui arrivano e si avviano scelte che incideranno direttamente sul nostro prossimo futuro, con il Comune di Varese che lavorerà da subito per aiutare la città e i varesini. In primo luogo da qualche ora il Governo ha scelto definitivamente quando si ricomincerà ad aprire le prime attività economiche, a Varese come in altre città della Lombardia e del Paese, e ha presentato il decreto che regola tempi e modi delle riaperture. Dobbiamo quindi da subito interagire con le attività che riprendono prima, per verificare che tutto sia in ordine con tutte le indicazioni del Governo.
È un primo provvedimento che cerca di riportare alla normalità il Paese dopo settimane di assoluta anormalità, cui siamo stati costretti per la pericolosità di un virus devastante. Una situazione anomala, difficile, dove la posta in gioco è la vita delle persone; la prudenza e la ponderazione, quindi, non possono essere mai troppe. Un provvedimento che fa discutere, soddisfa alcuni e scontenta altri (io stesso ho qualche perplessità su alcuni aspetti), ma che ha un solo obiettivo: uscire presto da questa situazione per tornare alla normalità.
La settimana iniziata, in secondo luogo, è la prima in cui diventeranno definitive le regole per rimettere in moto in sicurezza tutto, dagli uffici alle aziende, dai trasporti ai luoghi pubblici. Noi come Comune dobbiamo occuparci di far seguire le indicazioni e di gestire tutto il processo. Terzo aspetto è che questa è la prima settimana in cui abbiamo certezza da Roma di una scelta importante sia per i bambini e i ragazzi sia per le famiglie, con la chiusura delle scuole di tutti i livelli. Scelta che come sappiamo implicherà non solo un nuovo sacrificio per i nostri figli, ma anche la necessita di organizzare tutti insieme un modo per consentire ai genitori di tornare a lavorare e, al contempo, affiancare i bambini e i ragazzi. Da parte nostra stiamo cercando di promuovere, insieme a medici e operatori, servizi in grado di abbinare la ripresa del lavoro e delle attività con la cura dei figli e la garanzia per la salute pubblica.
Mercoledì ci sarà poi una terza importantissima riunione della cabina di regia per la ripartenza che come Comune di Varese abbiamo avviato due settimane fa e che stavolta porterà alla presentazione delle schede di analisi di ogni settore economico. Il nostro obiettivo è stare di fianco a tutti i soggetti coinvolti, con una prima fase di rilancio della nostra economia e del lavoro e ben sapendo che ci saranno ripercussioni che Varese affronterà insieme al resto della Lombardia e del mondo.
Sempre sul tema della ripartenza e dell’aiuto alla nostra economia aspettiamo che in questa settimana si cominci a decidere in Europa come finanziare il Fondo per la ripresa economica che il Consiglio europeo ha deciso di varare per finanziare lavoratori e imprese nella crisi economica che stiamo vivendo. La decisione sarà presa entro il 6 maggio, ma è questa che inizia la settimana in cui questa scelta si imposterà. Ne riparleremo insieme nei prossimi giorni, ma farà la differenza anche per noi a Varese la direzione in cui andrà l’Europa. Una parte di quelle risorse concesse ai Paesi e quindi anche all’Italia, infatti, contribuirà nella nostra città ad aiutare imprenditori e lavoratori. Allo stesso tempo il Fondo consentirà al Governo di affiancare le amministrazioni locali nel sostegno alle famiglie e alle imprese, nella riduzione delle tasse, nel mantenere i servizi e nel realizzare tutte le nuove misure per consentire ai varesini di riprendere a vivere in sicurezza. Non sarà insomma una scelta lontana e politica, ma inciderà nella vita quotidiana di noi varesini.
Infine sarà questa una settimana decisiva per una scelta che ci aspettiamo e che riteniamo dovuta a Varese e ai varesini. Negli ultimi giorni della settimana passata ho inviato all’assessore al Welfare e alla Sanità di Regione Lombardia Giulio Gallera una lettera in cui chiedevo con argomentazioni supportate dagli studiosi di procedere già da questa settimana ad avviare i test sierologici per verificare tra i nostri cittadini, con controlli a campione, la situazione immunitaria e quindi le potenzialità infettive. Una richiesta particolarmente sensata in un territorio come il nostro, per il ridotto impatto che il virus ha avuto fino a oggi stando ai numeri dati dalla Regione. Fare i test da noi significa poter essere utili a Varese per ripartire in sicurezza, ma nondimeno offrire un dato decisivo per capire in tutta la Lombardia la situazione effettiva e tracciare strade fattive per ridurre il contagio e contrastare il virus nei prossimi mesi.
Io, come credo tutti i varesini, mi aspetto in questa settimana una risposta positiva e rapida, proprio per aiutare la ripartenza ai primi di maggio, e una dimostrazione di fattiva attenzione alla città da parte della Regione sulla nostra situazione sanitaria e sul nostro futuro e insieme di aiuto a tutti i cittadini lombardi.
Non posso certamente nascondere la preoccupazione per la ripresa con il virus ancora in circolazione e senza un’adeguata cura che lo possa contrastare. Ecco perché, nella consapevolezza che il Paese deve ripartire, mi aspetto che ATS metta in campo adeguati protocolli e iniziative tesi a isolare tempestivamente le persone che dovessero contrarre la malattia così da evitare che il virus si diffonda. Accanto alla ripresa è necessario mettere in campo un adeguato servizio di protezione e tutela da parte delle autorità sanitarie territoriali, che con l’ausilio dei Comuni possano monitorare e contenere i contagi.
Ci contiamo e ci saremo per aiutare le autorità sanitarie e la Regione a realizzare i test, così come aiuteremo il Governo applicando, nelle possibilità che avremo insieme ai cittadini e alle imprese, le nuove misure. Allo stesso modo saremo pronti ad aiutare le imprese a portare avanti le proposte della cabina di regia per la ripartenza. Avanti insieme Varese. Ora più che mai.
Davide Galimberti
Sindaco di Varese