Partecipazione attiva, dal basso e con i riflettori accesi sui rioni di Varese: il tutto riassunto nell’esperienza dei Consigli di Quartiere che dal 18 giugno sono diventati completamente operativi. Dodici le assemblee, formate da 84 cittadini in totale, espressione delle varie castellanze di Varese che avranno il compito di rappresentare le istanze del proprio quartiere, presentare idee e proposte all’amministrazione e promuovere una maggiore partecipazione tra la cittadinanza. Tutti i cittadini metteranno gratuitamente il loro tempo a disposizione di Varese e tra i nominativi dei consiglieri spiccano diciassette under 30, con due di loro nati nel 2002.
Come detto le prime riunioni sono già iniziate e le altre si svolgeranno nei prossimi giorni. Le assemblee di questi giorni servono per stabilire i meccanismi interni ed eleggere i coordinatori che organizzeranno i lavori dei consiglieri. I primi due consigli di quartiere si sono già riuniti e hanno eletto come coordinatrici due donne: Manuela Lozza per l’assemblea 4 che comprende l’area di Bosto, Casbeno, Campigli e Schirannetta, mentre per il consiglio numero 1 che rappresenta Sant’Ambrogio, Bregazzana, Rasa, Campo dei Fiori, Sacro Monte e Fogliaro, è stata eletta Daniela Penazzi. Altro organo che verrà istituito sarà poi la Consulta dei coordinatori, che svolgerà funzioni di confronto e informazione su tematiche che coinvolgano l’insieme dei Consigli di quartiere.
«Oggi vediamo il frutto di un lungo lavoro fatto insieme ai cittadini – spiega Francesca Strazzi, assessore ai Quartieri – mi fa poi molto piacere che i primi due coordinatori eletti siano due donne. Un altro aspetto da sottolineare è la grande voglia di partecipazione da parte dei cittadini che ora si concretizza con questo nuovo strumento che sono sicura darà un nuovo impulso a tutta la città. Nei quartieri c’è un mondo che si muove e che sta emergendo. Oltre alle grandi opere stiamo portando avanti iniziative di riqualificazione, valorizzazione dei nostri rioni nella consapevolezza che la bacchetta magica non può averla nessuno ma con l’aiuto, la collaborazione e la politica dei piccoli passi le cose si migliorano».
Dalle prossime sedute gli ordini del giorno diventeranno pienamente operativi con le proposte che arriveranno dai cittadini nominati nei vari consigli di quartiere. Compito delle nuove assemblee, cui è richiesto di riunirsi almeno ogni tre mesi, sarà quello di fare da raccordo tra i quartieri e il Consiglio comunale; potranno segnalare problemi e necessità, presentare proposte e idee di bilanci partecipativi, promuovere iniziative e collaborare con gli altri organi amministrativi.
Il numero dei rappresentanti in ciascun Consiglio varia in base alla rispettiva popolazione residente. Per i quartieri fino a 4.000 abitanti sono previsti cinque consiglieri; sette per quelli che hanno tra i 4.000 e gli 8.000 residenti; nove per chi supera gli 8.000 abitanti. Ciascun assemblea resterà in carica per tutta la durata del mandato amministrativo di Palazzo Estense.
«Giovedì sera abbiamo dato il via ad un’altra grande dimostrazione di partecipazione dal basso messa in campo dalla nostra amministrazione – afferma il consigliere Giacomo Fisco – il percorso che ci ha portato qui è stato complesso ma entusiasmante e con l’avvio dei consigli di quartiere diamo davvero inizio ad una nuova fase di collaborazione con i cittadini che potranno essere parte integrante delle scelte per il futuro della città e dei quartieri. Nei prossimi giorni, ogni sera, si ritroveranno i consigli di quartiere per stabile i proprio meccanismi interni e tra pochi giorni saranno pienamente operativi con il loro bagaglio di proposte e idee. Questa è la concretezza e l’idea di partecipazione della nostra amministrazione».