Un’estate all’insegna di sport e inclusione. Dal 13 al 18 giugno 2020 Varese ospiterà i Giochi Nazionali Estivi di Special Olympics, letteralmente le “Olimpiadi speciali” per atleti con disabilità intellettiva. Saranno in tremila a confrontarsi sui campi cittadini e dei Comuni limitrofi; diciotto, invece, le discipline previste. Si andrà dal nuoto all’atletica, dal basket alla pallavolo passando per il bowling, il tennis, la ginnastica artistica e ritmica. E ancora il canottaggio, il golf, le bocce. La Città Giardino prende così il testimone di Montecatini, protagonista dell’edizione 2018, e del trittico Biella, La Spezia e Terni, che si erano divisi i Giochi nel 2017.
«Per noi – afferma il sindaco Davide Galimberti – è un sogno che si realizza. Se l’anno scorso abbiamo ospitato i “Play The Games” con i loro 870 atleti, per il 2020 puntiamo a un ulteriore salto di qualità. Il nostro territorio è fortemente cambiato in termini di sensibilità e di capacità di aggregare e coinvolgere; poter ospitare i Giochi Nazionali è per noi un privilegio e siamo certi che lasceremo il segno in tutta Varese e nella provincia».
Come in tutte le “Olimpiadi”, anche i Giochi varesini avranno la loro fiaccola, con la Torch run che partirà da Palazzo Lombardia il 25 maggio e verrà accolta all’interno dello stadio “Franco Ossola”.
«Special Olympics – affermano i responsabili dell’organizzazione – è un movimento globale che sta creando un nuovo mondo fatto di inclusione e rispetto, dove ogni singola persona viene accettata e accolta indipendentemente dalla sua capacità o disabilità. Stiamo contribuendo a rendere il mondo un posto migliore, più sano e più gioioso e lo facciamo coinvolgendo un atleta, un volontario, un membro della famiglia alla volta».
In Italia questo movimento conta 18.827 atleti, 1.882 allenatori e docenti certificati, 1.480 partner, oltre 3.200 famiglie e 8.200 volontari. A Varese, oltre ai tremila partecipanti, arriveranno anche 650 tecnici, 600 delegati accompagnatori e 1400 familiari al seguito.
Special Olympics Inc è riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale, esattamente come il Comitato Paralimpico. Le due sono organizzazioni sono però separate e distinte: diverse le premesse, diversa la filosofia che le muove. Mentre il Comitato Paralimpico opera coerentemente con i criteri dei Giochi Olimpici e organizza gare competitive riservate ai migliori atleti, Special Olympics è un Programma educativo, che propone e organizza allenamenti ed eventi solo per persone con disabilità intellettiva e per ogni livello di abilità. Le sue manifestazioni sportive sono aperte a tutti e premiano tutti.