E’ stato siglato il protocollo di intesa del Comune di Varese con le organizzazioni sindacali per avviare un tavolo di confronto finalizzato alla redazione del Bilancio di Genere di Varese.
“L’obiettivo – ha spiegato in apertura l’assessora alle pari Opportunità Rossella Dimaggio – E’ quello di avviare un percorso per approfondire i reali bisogni del territorio in tema delle pari opportunità, con l’obiettivo di condividere la metodologia e il modello per la realizzazione del bilancio di genere e la definizione di indicatori di misurazione di gender gap, applicabili al territorio del Comune di Varese”.
Il tavolo di confronto permanente è composto dai rappresentanti per ciascuna parte firmataria ed è presieduto dal rappresentante del Comune di Varese.
Hanno firmato il protocollo il sindaco Davide Galimberti, le organizzazioni sindacali Cgil Varese con Gaia Angelo, UST Cisl dei Laghi con Paola Gilardoni, UIL Lombardia con Stefania Mantellini, Spi Cgil Varese con Giampietro Camatta, Oriella Riccardi, Lidia Viola, Fnp Cisl Laghi con Gianna Badoni, UILP Varese con Raffaella Mascion.
Ai lavori del tavolo di confronto permanente potranno essere invitati a partecipare, al fine di aumentare il livello di efficacia delle attività da svolgere, altri soggetti interessati alla redazione del bilancio di genere del Comune di Varese.
Tra gli obiettivi individuati ci sono ad esempio quello di ridurre le disuguaglianze di genere attraverso una distribuzione più equa delle risorse; fare emergere le esigenze della popolazione del territorio e verificare la coerenza e l’efficacia delle risposte dell’Amministrazione in termini di programma e servizi (offerta); attivare un percorso formazione del personale comunale e delle parti sindacali coinvolte, in un processo di sensibilizzazione alla tematica e nell’ambito di un quadro strategico di obiettivi per la riduzione dei divari di genere; accrescere la consapevolezza dell’impatto che le politiche pubbliche possono avere sulle diseguaglianze di genere; assicurare una maggior efficacia degli interventi favorendo una puntuale definizione di obiettivi di genere; promuovere una maggior trasparenza della pubblica amministrazione, anche al fine di migliorare i livelli di efficacia, efficienza, equità della spesa pubblica; favorire la partecipazione della società civile, dei cittadini nella comprensione delle implicazioni delle scelte del bilancio di genere.