Con il persistere su Varese delle alte temperature al di sopra delle medie stagionali e in considerazione dell’attuale crisi energetica, il Comune di Varese ha pubblicato l’ordinanza firmata dal sindaco che posticipa al 3 novembre l’accensione degli impianti termici a combustione a uso riscaldamento.
Il provvedimento, che considera le previsioni del Centro Geofisico Prealpino che indicano la persistenza anche nei prossimi giorni di una favorevole situazione climatica, si inserisce all’interno del Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas, che prevede l’introduzione di limiti di temperatura, di ore giornaliere di accensione, e di durata del periodo di riscaldamento. L’ordinanza ha anche una valenza ambientale perché gli impianti termici a uso civile costituiscono una rilevante fonte di emissioni di inquinanti.
Il posticipo dell’accensione degli impianti di riscaldamento non è previsto per ospedali, cliniche, case di cura e ricovero per azioni e minori, nonché per le strutture protette per l’assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali. Esentate anche scuole materne, asili nido oltre a piscine, saune ed edifici adibiti ad attività industriali e artigianali, nei casi in cui ci siano esigenze tecnologiche o di produzione.