Varese ha un nuovo Regolamento del Verde urbano. Dopo una prima stesura e grazie al coinvolgimento attivo di associazioni e professionisti, il Consiglio Comunale ha approvato ieri il nuovo Regolamento del Verde Urbano. Uno strumento rinnovato rispetto all’ultima edizione, anzitutto attraverso l’integrazione delle norme relative ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) presenti nell’ultimo decreto ministeriale del marzo 2020, attraverso quegli strumenti di pianificazione e gestione volti a migliorare la cura e valorizzazione del patrimonio verde della nostra città.
Nel documento si definisce infatti la necessità di una progettazione del verde basata su una effettiva conoscenza del territorio, ad esempio attraverso il censimento delle vegetazioni locali. Viene definita inoltre l’importanza di avere un team di progettazione multidisciplinare, composto da professionisti esperti nel campo ambientale paesaggistico, naturalistico, forestale, ingegneristico, geologico e urbanistico. Fondamentali alcuni punti, come il divieto di capitozzatura e potatura drastica del patrimonio arboreo, ponendo fine a una pratica deleteria e pericolosa. Anche la fauna selvatica è poi una componente del regolamento, disciplinando gli interventi di manutenzione in modo da non arrecare disturbo e danno alla fauna presente, come l’avifauna nidificante.
Ma si va anche oltre. Infatti, nel momento storico che stiamo vivendo, con cambiamenti epocali dal punto di vista sociale ed ambientale, il tema del verde urbano non è più solo una questione ornamentale e paesaggistica, ma assume rilevanza per i servizi ecosistemici che offre. I componenti naturali sono infatti materie prime, serbatoi di biodiversità, elementi fondamentali per la regolazione del clima, dell’erosione, dell’impollinazione. Rivestono infine anche ruolo culturale e ricreativo.
Il Piano del Verde contenuto nel regolamento riassume quindi le indicazioni utili per una progettazione resiliente e poco dispendiosa del verde. Tra le novità ci sono ad esempio l’introduzione di pratiche a basso impatto ambientale per la cura del verde pubblico, dall’impiego di prodotti sostenibili per i trattamenti alla promozione di sistemi che garantiscano l’efficienza degli impianti irrigazione; l’introduzione di una pianificazione volta a ridurre la necessità di interventi di emergenza, privilegiando specie vegetali autoctone e rustiche che necessitano di poca manutenzione e al contempo riducano il consumo di acqua e sostanze chimiche.
«Il nuovo regolamento del verde arriva dopo un lungo lavoro svolto in sinergia con ampia parte della città – spiega l’assessore all’Ambiente Dino De Simone – Varese avrà ora un regolamento che ha i suoi capisaldi nella progettazione e pianificazione a lungo termine, nella valutazione dei servizi ecosistemici, nella tutela del patrimonio vegetativo e faunistico. Nel nuovo regolamento del verde si enfatizza anche il ruolo sociale degli orti come luogo di creazione di comunità e di cura del territorio. L’idea è quella di potenziare queste aree, estendendole anche nei quartieri tuttora sprovvisti. Inoltre stiamo pensando ad ampliare la platea di utilizzatori, chiamando studenti e giovani a lavorare a fianco degli anziani».