“Dall’acqua alla terra: cambiamenti nell’occupazione del territorio”: questo il titolo delle due giornate di studio, previste il 20 novembre a Varese e il 21 novembre Golasecca, organizzate dal Museo Civico Archeologico del Comune di Varese, il Centro di Studi Preistorici e Archeologici di Varese e l’esposizione museale GAM-Golasecca Archeologia Multimediale, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese. Un modo per celebrare due anniversari, da una parte il decennale dell’iscrizione dei Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino nella World Heritage List dell’UNESCO, dall’altra il centenario della morte dello studioso Pompeo Castelfranco, che ha svolto un ruolo fondamentale nelle ricerche nei siti palafitticoli lombardi.
Ad ospitare il primo incontro, previsto il 20 novembre dalle 9.00 alle 17.30, è la sala Montanari di Varese. Il tema sarà “In mezzo al lago si innalzano piattaforme di legno (Erodoto, Storie, V, 16). Nuove ricerche di siti palafitticoli”. Si parlerà dei siti palafitticoli del Palù di Livenza e di Ledro, delle indagini condotte sulla palafitta Ponti di Cazzago Brabbia e lungo la sponda orientale dell’Isolino Virginia. Seguiranno comunicazioni incentrate sul territorio dell’Italia nord-occidentale. Alle 16.45 sarà possibile visitare la mostra “La civiltà delle Palafitte” a Villa Mirabello con le curatrici Barbara Cermesoni e Daniela Locatelli. Per l’ingresso è richiesto il green pass, prenotazioni tramite Eventbrite al link https://www.eventbrite.it/e/biglietti-dallacqua-alla-terraprima-giornata-di-studi-207788269307
La giornata del 21 novembre, intitolata “Cultura di Golasecca: due secoli di upload. Per un omaggio a Pompeo Castelfranco”, si terrà al GAM-Golasecca Archeologia Multimediale. Durante l’incontro verranno esposti i più recenti studi riguardanti la cultura di Golasecca e degli studi sulla figura di Pompeo Castelfranco.
“Gli insediamenti palafitticoli del nostro territorio sono rilevanti sia per il valore archeologico, che ha portato nel 2011 al riconoscimento dell’UNESCO, sia perché hanno permesso di avviare studi in grado di acquisire nuove conoscenze storiche sulla nostra civiltà – spiega l’assessore alla Cultura Enzo Laforgia – Tra gli studiosi che hanno svolto un ruolo chiave in tale senso c’è Pompeo Castelfranco, che effettuò scavi nel territorio e all’inizio del secolo scorso curò l’allestimento del Museo Ponti sull’Isolino Virginia. Queste due giornate di studio suggellano nel migliore di modi due anniversari significativi per il nostro patrimonio storico”.
Il comitato scientifico che prenderà parte alle due giornate è composto da Giorgio Baratti (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), Lucina Caramella (Centro di Studi Preistorici e Archeologici di Varese), Barbara Cermesoni (Museo Civico Archeologico di Varese), Daniela Patrizia Locatelli (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese), Lucia Mordeglia (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli), Francesco Rubat Borel (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino), Michela Ruffa (Archeologo libero professionista), Umberto Tecchiati (Università degli Studi di Milano).