Tari e Cosap, ma non solo. La Giunta di Palazzo Estense ha approvato questa sera una serie di agevolazioni finanziarie che interesseranno cittadini, attività produttive e servizi comunali a canone. Le misure vogliono supportare la ripartenza di Varese nella “fase 2” del contrasto alla pandemia da coronavirus. Il pagamento di Tari e Cosap è differito al 31 luglio, ma per entrambe scatteranno particolari rimodulazioni. Allo stesso modo novità riguarderanno anche i canoni per l’utilizzo di impianti e strutture comunali.
«La situazione economico finanziaria imposta dall’emergenza – afferma l’assessore alle Risorse Cristina Buzzetti – ha da un lato contratto l’offerta dei servizi comunali resi al cittadino, mentre dall’altro ha causato condizioni di disagio anche economico a cittadini e imprese. Il Comune, che è ente di prossimità alla popolazione per eccellenza, non poteva non tenere conto di tutto questo e così abbiamo assunto diverse misure per andare incontro a quanti sono colpiti dalla crisi. Ovviamente ogni nostro intervento si colloca nel più generale disegno tratteggiato dal decreto “Rilancio” varato ieri sera dal Governo».
«Queste misure – le parole dell’assessore alle Attività produttive Ivana Perusin – sono frutto anche del confronto avvenuto nelle Cabine di regia per la ripartenza di Varese. Un dialogo costruttivo con quanti sono chiamati, in prima persona, ad affrontare sfide nuove. Come Amministrazione siamo e saremo al loro fianco».
La delibera della Giunta, come anticipato, prevede la possibilità di rimodulare i canoni per l’utilizzo di impianti e strutture comunali nel periodo intercorso tra l’avvio dell’emergenza e la nuova riapertura degli stessi.
Sul tema Cosap, invece, due le misure adottate: pagamento per l’occupazione di suolo pubblico escluso nel periodo in cui al concessionario delle aree interessate sia rimasta oggettivamente inibita la relativa fruizione, con validità tra l’avvio dell’emergenza e il termine che dovesse essere fissato dal decreto “Rilancio”; tra la ripresa delle attività e il termine eventualmente previsto dal decreto, invece, esenzione dal pagamento del canone per le maggiori superfici utilizzate al fine di assicurare il distanziamento sociale determinato dalle misure anti coronavirus.
Novità anche per la Tari: l’orientamento espresso dalla Giunta coincide con la determinazione di criteri di commisurazione rispetto al servizio effettivamente fruito. Per le utenze non domestiche, quindi, il pagamento sarà legato all’effettivo volume di attività imprenditoriale svolta e, nel caso il cui la situazione emergenziale dovesse protrarsi per ulteriori periodi, gli stessi criteri potranno essere estesi nel tempo.
Da ultimo la Giunta ha invitato la società partecipata AVT srl a valutare l’eventualità di un’estensione temporale degli abbonamenti annuali e semestrali dei parcheggi, per un periodo complessivamente pari a quello di mancata circolazione e quindi di mancata sosta in ragione dell’emergenza coronavirus.