Compra una bici elettrica e il Comune contribuirà alla spesa. È stata approvata questa mattina in Giunta la delibera per i contributi dedicati alla mobilità sostenibile. L’amministrazione ha stanziato oltre trentamila euro che verranno destinati al sostegno per chi nel 2020 acquisterà una bicicletta nuova con pedalata assistita. Le linee guida del bando, che verrà pubblicato entro la fine dell’anno, saranno semplici: si dovrà essere residenti a Varese e lavorare in città. Questo perché uno degli obiettivi del Comune è proprio quello di incentivare gli spostamenti tra casa e lavoro fatti con mezzi di trasporto sostenibili, favorendo appunto la mobilità ciclabile in città. Il contributo potrà essere del 50% della spesa sostenuta fino a un massimo di 300 euro. Potranno partecipare al bando i cittadini a partire dai 16 anni di età.
«La mobilità sostenibile deve essere accompagnata e sostenuta dalle amministrazioni – spiega l’assessore alla Mobilità, Andrea Civati – Varese negli ultimi anni ha già visto enormi cambiamenti come l’arrivo della ferrovia che ci collega alla Svizzera e all’Europa, potenziando i treni verso Malpensa e Milano. Con questo stanziamento che abbiamo approvato oggi il Comune di Varese si impegna a sostenere concretamente i cittadini che fanno scelte sostenibili e decidono di fare un acquisto come quello di una bici elettrica. Un contributo concreto che parte e che abbiamo intenzione di portare avanti nei prossimi anni».
I contributi stanziati oggi dal Comune verranno messi a disposizione attraverso un bando a cui potranno partecipare i cittadini e che verrà pubblicato nei prossimi giorni.
«Ieri il dossier del Sole 24 ore ha certificato che siamo la città dove si respira meglio in Lombardia – prosegue l’assessore – Non abbiamo però nessuna intenzione di fermarci perché attraverso la mobilità si migliora anche la qualità della vita. Per questo, prima di chiudere questo 2019, abbiamo approvato una delibera per sostenere chi fa scelte di mobilità dolce. Siamo sicuri che rendere più sostenibili gli spostamenti casa lavoro, come già avviene in tantissime realtà d’Europa, possa davvero contribuire a modificare in meglio la nostra città».