La città di Varese possiede uno strumento pensato per i ragazzi e le ragazze della città: è la Consulta Giovanile, nata ad aprile grazie a una idea del giovane consigliere comunale Giacomo Fisco. Questo innovativo strumento ha come obiettivo quello di favorire la partecipazione dei giovani all’attività politico-amministrativa del Comune di Varese, in particolare nella definizione delle iniziative rivolte al mondo giovanile.
«Con la Consulta intendiamo stimolare la partecipazione dei giovani alla vita della città, alle scelte in tema di politiche giovanili e sviluppare una sinergia per migliorare l’azione di governo in merito al futuro della città – spiega il consigliere Fisco -. Aver attivato la consulta giovanile vuol dire riportare al centro i temi propri di noi ragazzi favorendo il dialogo con le istituzioni e promuovendo una partecipazione attiva con l’obiettivo di una città a misura di giovani».
La Consulta Giovanile è un organismo consultivo del Comune di Varese e può esprimere pareri, rilievi, raccomandazioni e proposte, non vincolanti, anche di propria iniziativa, relativamente agli atti dell’Amministrazione e all’attività dei servizi inerenti le tematiche giovanili. Inoltre, la Consulta Giovanile, che collabora anche con il mondo associativo e il servizio Informagiovani comunale, svolge anche attività di osservazione e ricerca per potenziare la conoscenza del mondo giovanile, promuovendo dibattiti, incontri e altre attività.
«La consulta è una novità assoluta per il Comune di Varese che dimostra ancora una volta l’attenzione che stiamo ponendo nei confronti dei giovani – dichiara Francesca Strazzi, assessore alle Politiche giovanili e Partecipazione – Prosegue dunque il percorso di coinvolgimento che abbiamo attivato per favorire la partecipazione diretta dei cittadini e in questo caso delle nuove generazioni. Realizzare uno strumento come quello della Consulta, presente già in tante altre città di Italia, è fondamentale per intercettare i bisogni e le esigenze dei più giovani ma rappresenta anche un passo importante per coinvolgere le associazioni, i rappresentanti e tanti ragazzi nelle scelte dell’amministrazione. Con la consulta abbiamo avviato anche un percorso nei quartieri per promuovere la partecipazione dei tanti giovani che vivono nei nostri rioni».
La Consulta giovanile in breve
La consulta è formata da un’assemblea e da un presidente ed è composta da un rappresentante per ciascuna delle associazioni giovanili, sportive, culturali, di volontariato, di categoria, a condizione che le stesse operino in modo continuativo da almeno un anno sul territorio comunale, che la maggioranza degli iscritti sia di età inferiore ai 30 anni (o che presenti al loro interno una componente giovanile strutturata). È formata inoltre da due rappresentanti per ciascuna delle organizzazioni giovanili di partiti politici presenti nel Parlamento e da un rappresentante per ognuno degli istituti scolastici di secondo grado presente sul territorio comunale e da tre per l’Università degli Studi dell’Insubria. I rappresentanti dovranno avere un’età compresa tra i 16 e i 30 anni. Potranno fare parte della Consulta anche i minori ma dovranno presentare autorizzazione scritta da parte di un genitore o di chi ne esercita la potestà. Le assemblee della Consulta saranno pubbliche e potrà partecipare, senza diritto di voto e con finalità informative e propositive, il Sindaco di Varese, l’assessore alle Politiche giovanili e il presidente della commissione consigliare competente per la materia delle politiche giovanili.