Il cadavere di una giovane trovato tra le aiuole dei Giardini Estensi, i possibili sospettati, otto squadre di detective chiamate a trovare il colpevole. La Biblioteca civica, ieri sera, è tornata indietro di oltre un secolo: giovedì 17 settembre 1914, mancano poche ore all’apertura dei locali voluti dal filantropo Giuseppe Baratelli e un delitto rischia di macchiare la tanto attesa novità. È tutta finzione, in un copione scritto e realizzato dalla compagnia varesina “In Vino Recitas” e dall’associazione COVO, ma il pubblico è quello delle grandi occasioni. Un centinaio di persone, che hanno affollato fino a tarda sera le stanze di via Sacco.
«È stato un evento eccezionale – afferma uno dei ragazzi presenti – soprattutto per la cura che è stata posta ai dettagli: giornali autentici dell’epoca, orari di tram e funicolare, riferimenti al contesto reale della Varese di inizio Novecento». «Una serata così – gli fa eco un altro dei partecipanti – è sicuramente da replicare».
A dare il via al gioco – dal titolo “Come polvere tra le pagine” – è stato uno spezzone teatrale, durante il quale il cavalier Baratelli e l’allora direttore della Biblioteca hanno trovato il cadavere della giovane Lea. Subito dopo la presentazione dei sospettati, tra cui rientravano un generale dell’esercito, un medico trentino e persino una suora di clausura del Sacro Monte. Da quel momento, poi, gli spettatori sono diventati i veri protagonisti, chiamati a interrogare i potenziali assassini o a ricercare gli indizi sparsi nelle diverse stanze. Un’ora e un quarto, questo il tempo complessivo per l’indagine, al termine del quale un secondo spezzone teatrale ha rivelato l’identità del colpevole.
«Siamo contenti – le parole degli organizzatori – dell’attenzione che è stata rivolta a questo appuntamento. Replicare? Ci è stato chiesto e lo valuteremo».