Il Comune di Varese dedica un nuovo allestimento al capolavoro Tamar di Giuda di Francesco Hayez, uno dei dipinti di maggior pregio che compongono la collezione d’arte moderna e contemporanea dei Musei Civici di Varese.
Proprio come avviene nelle grandi città, anche Varese propone così un’esposizione speciale che apre il periodo delle festività natalizie, offrendo a turisti e varesini una nuova occasione di scoprire una delle opere più iconiche del patrimonio artistico cittadino.
Il Castello di Masnago dedica all’opera di Hayez l’intero spazio della Sala della Crocifissione, uno degli ambienti affrescati del castello, con l’intento di valorizzare il dipinto e la sua storia, affiancandolo con alcuni lavori e scritti dello stesso Hayez.
Per tutto l’inverno è possibile ammirare la tela, insieme a due incisioni e un disegno preparatorio conservato presso il Gabinetto Disegni e Stampe dell’Accademia di Belle Arti di Brera.
Il dipinto di Hayez, che è considerato il più importante pittore del Romanticismo italiano, viene messo in relazione con l’omonima incisione realizzata a bulino su rame, su disegno di Domenico Induno, da Caterina Piotti Pirola e pubblicata nel 1847 nell’Album che illustrava con incisioni alcune opere pittoriche presenti all’Esposizione di Belle arti di Milano di quell’anno.
Inoltre è presente un disegno preparatorio, sempre del 1847, a matita, carboncino e gessetto su carta, che proviene dal Gabinetto Disegni e Stampe dell’Accademia di Belle Arti di Brera.
Dalla Biblioteca Civica di Varese giunge poi Le mie memorie del 1890, scritte dallo stesso Hayez in cui compare una prima versione della Tamar del 1831 in un’incisione, registrata nell’indice delle tavole con la dicitura «F. Hayez. Tamar di Giuda, acquarello a sepia, (1831), di proprietà della signora Angiolina Hayez».
Donato ai Musei Civici nel 1971, l’opera è una dei massimi capolavori della prima maturità artistica del pittore, tanto che nei mesi scorsi è stato esposto alla mostra “Hayez e l’officina del pittore romantico” alla GAM di Torino.
Hayez eseguì l’opera nel 1847 su commissione del facoltoso milanese Gaetano Taccioli, che aveva ereditato dal padre Luigi Villa Mirabello a Varese.
Informazioni su www.museivarese.it.
Conoscere il dipinto
Nel libro della Genesi si narra che Tamar sposò i primi due figli di Giuda: Er e Onan, che, tuttavia, per motivi diversi, caddero in disgrazia agli occhi del Signore che li fece morire. Giuda decise di non darle in sposo, il terzo figlio Sala, come voleva la tradizione ebraica di allora. Tamar allora escogitò di mascherarsi da prostituta e circuire Giuda, che sedotto, le lasciò in pegno il suo bastone, un cordone e l’anello. Tamar rimase incinta di due gemelli e Giuda intimò di metterla al rogo, ma, una volta scoperto l’inganno, la lasciò vivere. Nell’opera di Hayez la sensuale Tamar è raffigurata proprio con i pegni lasciatole dal suocero Giuda.
Informazioni e orari
Il Museo d’arte moderna e contemporanea del Castello di Masnago è aperto martedì e mercoledì dalle 9.30 alle 12.30.
Dal giovedì alla domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00.
Chiuso: lunedì (escluso lunedì dell’Angelo), 1° gennaio, Pasqua, 1°maggio, 1 ° novembre, 25 dicembre; 24 e 31 dicembre al pomeriggio.
Il Castello di Masnago si trova in via Cola di Rienzo 42. Accesso con parcheggio in via Monguelfo. Informazioni su www.museivarese.it.
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