Le farfalle di Francesco Tamagno torneranno protagoniste a Villa Mirabello. Una collezione unica, per decenni dimenticata e che, al termine di un percorso di studi e restauri, verrà riaperta al grande pubblico il prossimo anno. L’annuncio arriva dopo che il Comune di Varese ha approvato un progetto specifico dal valore di oltre 20mila euro, per il quale è stato ottenuto un cofinanziamento da parte di Regione Lombardia pari a 14mila euro.
«Parliamo – spiega il sindaco Davide Galimberti – di quello che è un vero e proprio pezzo di storia varesina: le farfalle, infatti, vennero acquisite da parte del Comune nel 1932 dalla famiglia del grande tenore Francesco Tamagno, il cui legame con la nostra città resta indelebile. Poter tornare a esporle, e poterlo fare dopo un restauro che le valorizzerà ulteriormente, aggiungerà un altro prezioso tassello al percorso museale di Villa Mirabello».
Attualmente la collezione, che comprende quattromila esemplari tra cui alcuni provenienti da Brasile, Argentina e Canada, è conservata nei laboratori del museo. Le farfalle, prima di tornare sotto gli occhi di varesini e turisti, verranno nei prossimi mesi analizzate da parte di un entomologo e poi, come già anticipato, saranno oggetto di un restauro conservativo e di una nuova catalogazione fotografica. A completare il progetto anche una pubblicazione dedicata.
«Questa raccolta – affermano i responsabili del museo – ha un grande valore scientifico, perché la maggior parte degli esemplari è stata selezionata nella prima metà del secolo scorso in luoghi oggi altamente compromessi da interventi antropici. Le farfalle del Tamagno, quindi, sono di fatto testimoni di ambienti ormai completamente mutati».
Particolare che impreziosirà ulteriormente la collezione è dato dal fatto che le teche verranno esposte in grandi armadi del XIX secolo, anch’essi oggetto di restauro, appartenuti al tenore piemontese.