Un restauro da oltre sei milioni di euro, per l’esattezza 6.450.600. Tanto vale il progetto firmato per Villa Mylius dalla Fondazione Gualtiero Marchesi e approvato dall’Ufficio tecnico di Palazzo Estense. La storica dimora varesina diventerà la sede dell’“Accademia del gusto e delle arti”, ispirata alla cucina dello chef milanese. Prima, però, il necessario adattamento di locali ed esterni, lavori per i quali il Comune ha pubblicato un bando di gara.
Tutto cominciò nel dicembre 2015, con uno specifico accordo di programma che puntava a portare in città la “scuola” di Gualtiero Marchesi. L’accordo, firmato tra la sua Fondazione, la Regione, la Fondazione Cariplo e l’amministrazione comunale, prevedeva la valorizzazione di Villa Mylius come polo di eccellenza culturale; un obiettivo da raggiungere tramite la riqualificazione e il recupero dell’immobile e il suo adeguamento alle nuove funzioni. Il progetto preliminare è diventato definitivo lo scorso 15 luglio e al suo interno si possono trovare interventi strutturali e di restauro, di efficientamento degli impianti elettrici e meccanici, di miglioramento dell’acustica.
«Quello di Villa Mylius – afferma il sindaco Davide Galimberti – è un progetto che porterà Varese su un nuovo palcoscenico internazionale. Avere qui un’eccellenza dell’alta cucina è per noi un onore; i lavori che abbiamo davanti, poi, sono un bellissimo esempio di collaborazione istituzionale con Regione Lombardia e in particolare con il presidente Fontana, che aveva avviato l’accordo quattro anni fa».
«Restituiamo ai cittadini – aggiunge l’assessore all’Urbanistica Andrea Civati – un edificio di grandissimo pregio storico e artistico. Il percorso per arrivare fin qui non è stato semplice e ci ha visto lavorare anche assieme alla soprintendenza, ma, ancora una volta, siamo riusciti a dare risposte concrete a uno dei tanti temi aperti da anni».
Allo stato attuale l’interno del fabbricato di Villa Mylius è caratterizzato da una distribuzione degli ambienti molto articolata e complessa: sono diverse, infatti, le unità immobiliari con funzioni residenziali ora presenti e che in futuro vedranno nuova vita e nuove destinazioni.
Il complesso di Villa Mylius, costituito dall’omonima residenza e dal parco che la circonda, si estende su una superficie complessiva di circa 80mila metri quadrati. Costruito a partire dal Settecento, l’edificio vide come ultimo proprietario l’industriale Achille Cattaneo. Nel 2007 la donazione al Comune di Varese, con il vincolo di utilizzo degli immobili per attività culturali.
Nell’ultimo anno sono due le principali iniziative che hanno contribuito a rilanciare il sito: a maggio, all’interno del giardino, è stato aperto un nuovo punto ristoro, mentre a giugno è arrivata l’area umida per la biodiversità. La prossima primavera, infine, è attesa l’inaugurazione del Parco Gioia, prima realtà inclusiva di questo tipo a Varese, che permetterà a tutti i bambini, compresi quelli con disabilità motorie e sensoriali, di poter giocare insieme sugli stessi giochi, senza barriere.