Recuperare l’area degradata dell’ex macello da destinare a progetti di rigenerazione urbana, sociale, sportiva e ambientale. Trentamila metri quadrati da ripensare e per questo il Comune avvia la rigenerazione chiedendo progetti concreti non solo agli operatori del settore immobiliare ma anche ad associazioni e singoli cittadini.
«Cerchiamo proposte per il recupero dell’ex macello attraverso un percorso aperto e partecipato. Alla fine verrà selezionato il progetto più utile alla città e al quartiere». Questo il commento dell’assessore ai Lavori pubblici Andrea Civati che questa mattina insieme all’assessore ai Servizi sociali, Roberto Molinari, ha presentato il percorso per il recupero dell’ex macello. Presenti anche i rappresentanti di KCity, la società che ha sviluppato le indagini territoriali e sociali nel quartiere di Belforte.
Trentamila metri quadrati da riqualificare abbandonati da oltre 30 anni, oltre 50 mila metri cubi di volumetria e 7500 metri quadri di superficie coperta. Un’area che se unita a quella soggetta al masterplan delle stazioni e alla sua riqualificazione costituisce il più grande piano di rigenerazione urbana che riguarderà Varese nei prossimi anni, uno dei più grandi progetti di ricucitura e riqualificazione cittadina.
Lo strumento individuato dall’amministrazione per il recupero dell’ex macello è quello del cosiddetto “dialogo competitivo”, ovvero un innovativo percorso in cui vari soggetti coinvolti potranno presentare le proprie proposte per il futuro dell’area di Belforte: a differenza di altri bandi di alienazione questo avviso pubblico premierà non l’offerta economica più elevata ma il progetto qualitativamente migliore. «Questa tipologia – ha spiegato l’assessore Civati – ci serve anche per individuare l’interesse del mercato e quello sociale grazie ai contributi dei cittadini e delle associazioni presenti sul territorio. Questo strumento è già stato sperimentato nelle città di Milano e Roma all’interno di una gara internazionale chiamata Reinventing Cities. Varese è la terza città a sperimentare questo strumento ma la prima in Italia a portarla avanti solo con risorse proprie».
Al termine di questo primo percorso partecipato verrà selezionato il progetto più innovativo e utile per il quartiere di Belforte e la città. Lo step successivo sarà quello di avviare una procedura competitiva con negoziazione prevista dal codice dei contratti.
«Il percorso che abbiamo messo in moto ha anche un altissimo valore sociale – ha detto l’assessore Roberto Molinari – perché il recupero che abbiamo in mente deve unire la riqualificazione urbanistica dell’ex macello, indispensabile dopo oltre 30 anni di degrado, allo sviluppo di funzioni utili per la collettività e i cittadini del quartiere».
Scopri di più sulla raccolta di idee per la riqualificazione dell’ex macello o leggi l’Avviso di consultazione preliminare.