Scienza ed arte unite nel nome di Salvatore Furia: il premio Ecologia Città di Varese quest’anno va all’artista Michelangelo Pistoletto, che martedì 12 dicembre alle 21 nel Salone Estense del Comune di Varese riceverà il riconoscimento intitolato a Salvatore Furia, che ogni anno viene attribuito a chi si è distinto nell’ambito della divulgazione in tema di tutela dell’ambiente e di ecologia.
Dopo Stefano Mancuso, Michele Lanzinger, Salvatore Settis, Franco Arminio e Barbara Gallavotti è la volta di un altro grande protagonista della cultura italiana: una scelta che testimonia l’autorevolezza dell’iniziativa varesina. Un approccio multidisciplinare e visionario che rimanda a quello con cui Salvatore Furia esplorava e indagava la realtà e l’universo.
Nei lavori di Pistoletto l’arte è al centro di una trasformazione responsabile della società: la scelta sottolinea l’urgenza di un dialogo interdisciplinare e intergenerazionale tra arte, scienza, economia e società. Parole e categorie care a Furia, come natura e responsabilità, che trovano nelle opere di Pistoletto una reinvenzione originale per cercare una sintesi tra artificio e natura. Una missione che era anche quella di Salvatore Furia, meteorologo, astronomo, uomo di scienza, divulgatore, promotore di numerose battaglie in ambito ecologico, fondatore del Centro Geofisico Prealpino e della Cittadella delle Scienze del Campo dei Fiori di Varese. Non a caso anche Michelangelo Pistoletto ha dato vita alla sua cittadella: si tratta di Cittadellarte, la fondazione creata dal Maestro nel 1998 a Biella, sua città di origine. Un centro di ricerca, formazione e produzione artistica dedicato all’arte e alla sostenibilità.
Anche Michelangelo Pistoletto è stato capace di reimmaginare il mondo nel ventunesimo secolo attraverso la sua formula della creazione, all’insegna di un nuovo equilibrio tra naturale e artificiale che egli chiama Terzo Paradiso. E proprio il simbolo del Terzo Paradiso è stato scelto come elemento distintivo della grafica e della campagna di comunicazione che accompagnerà il pubblico varesino verso la data del 12 dicembre. Due sono i temi affrontati con particolare impegno nell’ambito del Terzo Paradiso: il riciclo e la sostenibilità etico-ambientale. A partire da questa ricerca ha preso forma l’opera collettiva più famosa dell’artista biellese che si snoda in una grande rete globale fatta di “ambasciate”: città, forum associazioni e persino singole persone che condividono pratiche di sostenibilità partecipando alla creazione delle Geografie della Trasformazione dove si maturano esperienze in linea con gli obiettivi dell’Agenda2030 delle Nazioni Unite. Nel 1967 Pistoletto aveva già concepito un’opera che anticipava i messaggi del Terzo Paradiso: La Venere degli stracci. Un’immagine di bellezza immutabile che si trova davanti ad un mondo degradato in cui il benessere si trasforma in rifiuto.
“Due personalità in apparenza diverse ma accomunate da una passione – la conoscenza scientifica per uno, la creazione artistica per l’altro – sviluppano il loro percorso umano e professionale arrivando entrambi a mettere tutto in connessione: bellezza, arte, scienza, natura, filosofia, spiritualità, tecnologia, storia, avvenire – dichiara Nicoletta San Martino, assessora alla Tutela ambientale, sostenibilità sociale ed economia circolare – Entrambi ci donano il loro impegno e la loro coscienza comunicando ed educando le nuove generazioni alla responsabilità nella difesa dell’ambiente, nello sviluppo armonico della società, nella giustizia e nell’equità. Non per nulla fondano entrambi una città, Cittadellarte e Cittadella delle Scienze, dove condividere con le giovani generazioni e con tutta la società l’esito del loro lavoro e del loro pensiero sulla vita, sull’essere umano e sul mondo indicando le azioni che ognuno da solo e in connessione con gli altri deve compiere per assicurare un futuro sostenibile, giusto e di pace alle generazioni future”.
Durante la serata del 12 dicembre sarà consegnato anche il premio “Mario Pavan”, in memoria dell’entomologo che fu anche Ministro dell’Ambiente. Il premio viene assegnato, a seguito della pubblicazione di un bando, ad un giovane dottorando in materie scientifiche. Quest’anno la Commissione tecnica ha decretato vincitore Javier Babi Almenar con la tesi di dottorato dal titolo “Characterisation, Biophysical Modelling and Monetary Valuation of Urban Nature-Based Solutions as a Support Tool for Urban Planning and Landscape Design”. La tesi è risultato di un dottorato in co-tutelle tra l’Università di Bordeaux (Francia) e l’Università di Trento (Italia) e si sviluppa attraverso un’approccio interdisciplinare collegando tre aree scientifiche: ecologia, chimica dell’ambiente e pianificazione urbanistica.
L’evento, ad ingresso libero, si terrà nel Salone Estense del Comune di Varese a partire dalle ore 21. Michelangelo Pistoletto terrà la sua lectio magistralis dialogando con il regista varesino Andrea Chiodi che ha dichiarato: “Sono molto felice di poter conversare con un grande maestro dell’arte contemporanea che ho avuto la fortuna di conoscere e la cui visione ha certamente influenzato anche il mio modo di pensare l’allestimento teatrale”.
Organizzazione a cura di: Comune di Varese, Società Astronomica “G.V. Schiapparelli”, European Commission – Joint Research Centre Ispra, Università degli Studi dell’Insubria, ARPA Lombardia – Agenzia Regionale Protezione dell’Ambiente.