Prende il via la nuova rassegna Palcoscenico contemporaneo, la stagione di prosa curata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Varese. Cinque gli spettacoli che dal 31 gennaio al 9 maggio saranno ospitati nelle due sedi del Teatro di Varese e dell’Auditorium San Giovanni Bosco di Sant’Ambrogio. Il filo conduttore sono i temi e le riflessioni sulla contemporaneità, con spettacoli di impegno civile e sociale.
“Un’iniziativa che va ad arricchire la già ricca proposta teatrale presente in città -spiega l’assessore alla Cultura Enzo Laforgia – Si parte con il primo spettacolo al Teatro di Varese mentre gli altri quattro saranno all’Auditorium di Sant’Ambrogio di Varese, con grandi interpreti come Ottavia Piccolo, Manuela Gandini, Mario Perrotta, Renato Sarti e Laura Curino. L’obiettivo è quello di identificare una proposta in grado di creare continuità e interesse in vista del nuovo teatro di Varese negli spazi dell’ex Politeama. Dopo le due rassegne sperimentate Estate con grandi attori, che nel 2022 ha portato in città Luca Zingaretti, Fabrizio Gifuni e Giulia Lazzarini, e Primavera a teatro del 2023, con Milena Vukotic e Elena Sofia Ricci, quest’anno dunque viene proposto un percorso dedicato a temi e problematiche del nostro presente, con protagonisti della scena teatrale nazionale».
La rassegna vede la collaborazione con Fiorenzo Grassi, direttore dell’Elfo Puccini di Milano. Grassi, presente alla conferenza stampa di presentazione, ha sottolineato come gli spettacoli messi in calendario siano accomunati dal fatto di avere come protagonisti interpreti da sempre impegnati nel teatro di contenuto, per affrontare i temi propri della contemporaneità.
Presente alla conferenza inoltre Gabriele di Luca, drammaturgo e attore, direttore artistico della Carrozzeria Orfeo, una delle compagnie più apprezzate per il mix di temi e linguaggi contemporanei.
Negli spettacoli gli spettatori assisteranno alle contraddizioni del nostro tempo, vissute da ospiti alle prese con un percorso di riabilitazione; all’esemplare storia di una donna-sindaca, alle prese con la mafia; al racconto del lato oscuro del Novecento attraverso un percorso storico-artistico; alla libertà ricercata nelle pagine di Italo Calvino; al dramma dei naufraghi senza nome morti in mare.
Ad aprire la rassegna è uno spettacolo cult: mercoledì 31 gennaio il Teatro di Varese alle ore 21 ospita lo spettacolo Salveremo il Mondo prima dell’alba, di e con Carrozzeria Orfeo e la drammaturgia di Gabriele Di Luca. Protagonisti dello spettacolo sono gli ospiti e lo staff di un centro di lusso specializzato nella cura dalle dipendenze contemporanee, che si raccontano con lucida ironia. Biglietti in vendita su www.ticketone.it e presso la biglietteria del Teatro di Varese.
Gli altri quattro spettacoli sono invece ospitati nella sede del Auditorium San Giovanni Bosco, Via Lazzaro Papi, a Sant’Ambrogio.
Si prosegue mercoledì 6 marzo, alle ore 21 presso l’Auditorium San Giovanni Bosco, in via Lazzaro Papi a Sant’Ambrogio, con Cosa nostra spiegata ai bambini di Stefano Massini, regia Sandra Mangini con Ottavia Piccolo e I Solisti Orchestra Multietnica di Arezzo. Ottavia Piccolo, accompagnata dalle musiche interpretate dal vivo dei Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, racconta l’esperienza di Elda Pucci, sindaca di Palermo per quasi un anno. Elda Pucci, prima donna ad amministrare una grande città italiana, per la prima volta costituì il Comune parte civile in un processo mafioso.
Sabato 27 marzo alle ore 21 ci sarà lo spettacolo Qualcosa ci sta sognando. Un viaggio nella dark zone degli ultimi 100 anni. di e con Manuela Gandini Manuela Gandini, critica d’arte, propone un’immersione nell’arte e nella vita dell’europa dal 1929 ad oggi. Si tratta di una lezione/azione sui falsi dèi del Novecento, gli spettri del Nazismo e del Fascismo, la propaganda politica e le visioni surrealiste, la magia nera del potere omologatore da un lato e il misticismo visionario dell’arte dall’altro, i rituali moderni, l’abbattimento dei monumenti, che si spinge sino alla presunta “morte dell’arte” o “nascita” di una visione alternativa all’antropocentrismo.
Mercoledì 17 aprile alle ore 21 Come una specie di vertigine. Il Nano, Calvino, la libertà, scritto, diretto e interpretato da Mario Perrotta. Tra i tanti abitanti delle pagine dei romanzi di Calvino, l’uomo sul palcoscenico ha deciso di fare spettacolo della sua esistenza, dei suoi pensieri, dei sentimenti che lo agitano. Lui, inchiodato com’è a una croce che non ha voluto, ha deciso di prendersi un’ora d’aria, un’ora e poco più di libertà. E la cerca, la libertà, tra le pagine delle opere del “signor Calvino Italo”, mentre accanto scorre, amaramente ironica, la sua personalissima storia d’amore, una storia impossibile per quel corpo e quella lingua incapaci di parlare.
Ultimo appuntamento sempre all’Auditorium di Sant’Ambrogio per giovedì 9 maggio alle ore 21, con Naufraghi senza volto di Renato Sarti dal libro di Cristina Cattaneo con Renato Sarti e Laura Curino. Dall’omonimo libro di Cristina Cattaneo (Premio letterario Galileo 2019), una lettura teatrale che porta in scena – attraverso le voci di Laura Curino e Renato Sarti – il dramma dei naufraghi dal punto di vista di chi lavora per restituire, attraverso le analisi autoptiche, identità e dignità ai profughi morti nel Mediterraneo.
Informazioni e prenotazioni
Biglietti in vendita presso la biglietteria del MIV, Multisala Impero Varese o su https://www.multisalaimpero.com. I biglietti sono in vendita anche presso l’Auditorium un’ora prima dello spettacolo.