Cambiare il volto di Palazzo Estense grazie a un contributo arrivato dal “Fondo di rotazione 2016 per i soggetti che operano in campo culturale”. L’intervento di restauro, risanamento conservativo e rifacimento secondo modello storico comincerà durante l’estate e interesserà oltre centoquaranta infissi e serramenti esterni dell’edificio, per l’esattezza 146, disposti sia lungo via Sacco sia verso il cortile d’onore dei Giardini. Un’operazione da 400mila euro complessivi; investimento che però, come detto, sarà coperto dal bando regionale.
«Palazzo Estense – spiega il sindaco di Varese Davide Galimberti – è la casa di tutti i varesini, ma è anche la porta di ingresso al parco principale della nostra città. La sua importanza è non solo storica ma anche culturale e turistica; iniziare la riqualificazione dei serramenti vuol dire quindi prenderci cura di uno dei nostri patrimoni più importanti, valorizzarlo e restituirlo a cittadini e turisti in tutta la sua bellezza. Questo edificio storico è infatti una delle immagini più rappresentative e conosciute di Varese. Da sottolineare c’è poi il fatto che questo intervento è possibile anche grazie al nostro continuo impegno nel reperire fondi per proseguire il miglioramento della città, così come avvenuto anche in tanti altri progetti. Per Palazzo Estense e per i giardini, inoltre, abbiamo in programma anche un importante intervento sull’illuminazione che presto prenderà il via».
Oggetto di restauro saranno soprattutto i serramenti storici del XVIII e XIX secolo, sui quali verranno eseguiti recuperi delle parti lignee, integrazioni delle vetrate con nuovi vetri di sicurezza e ripristini funzionali della ferramenta esistente. In parallelo, poi, l’intervento riguarderà anche gli scuri, le boiserie e le antine vetrate. Sugli infissi novecenteschi, invece, sono previste sia operazioni di manutenzione che di rinnovo delle verniciature. Altro capitolo quello relativo alle persiane, risalenti alla metà del XX secolo: i lavori di recupero non si fermeranno soltanto a quelle corrispondenti ai serramenti su cui si interverrà, ma, per uniformità di trattamento, verranno estesi anche a tutte quelle dei due corpi laterali.
«La scelta – afferma l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Civati – è stata fatta in base al livello di degrado delle strutture e alla loro collocazione, così da procedere su comparti per quanto possibile omogenei. Palazzo Estense, le cui radici risalgono alla fine del Settecento, è una delle strutture cittadine di maggior rilievo artistico e una sua valorizzazione permetterebbe di renderlo ancora più attraente per turisti e visitatori».
Da ultimo, per alcuni serramenti e gelosie del Novecento non recuperabili, si procederà a un vero e proprio rifacimento; un’operazione che riguarderà in particolar modo quelli presenti sulla balconata centrale che, al primo piano, affaccia su via Sacco. A sostituirli saranno copie a modello dell’esistente, in legno di larice o douglas per i serramenti e in larice o hemlock per quanto riguarda le persiane.