Una sala gremita all’incontro di ieri sera, mercoledì 20 marzo, incentrato sulla nuova viabilità, con il confronto dedicato alle osservazioni dei residenti dei quattro quartieri di Bosto, Giubiano, Borri e centro città.
A raccogliere spunti e osservazioni dei cittadini c’erano il sindaco Davide Galimberti, gli assessori Andrea Civati e Raffaele Catalano, la Polizia locale e i referenti dei Consigli di quartiere interessati.
L’obiettivo è stato quello di valutare, in questa fase di avvio della nuova viabilità con la prosecuzione simultanea del cantiere, i possibili accorgimenti migliorativi dell’’opera.
Diversi i punti emersi. Per la viabilità di viale Borri, tra le segnalazioni è stata indicata la possibilità di modificare le tempistiche del semaforo nell’incrocio con via Guicciardini e le modalità di accesso alla via. Inoltre diversi residenti hanno segnalato le possibilità di un ripensamento delle direzioni di marcia di alcune vie che si immettono sul viale.
Per via Tamagno le proposte emerse sono state l’inversione del senso di percorrenza della via Riva Rocci per decongestionare il traffico che attualmente gravita su via Tamagno, e quella di mettere un rallentatore in via Arsiero per rallentare la velocità delle auto in transito. Emersa a più riprese la richiesta di un potenziamento di percorsi pedonali e ciclopedonali dell’area.
Per quanto riguarda Bosto le proposte sono state la riduzione a una corsia per le vie Sant’Imerio e Magenta, in modo da bilanciare meglio le precedenze nel punto di intersezione delle due vie, e il doppio senso su via Limido. All’attenzione anche il passaggio di via Goldoni.
Il tema sulla limitazione alla velocità delle auto, con nuove aree con limiti 30 all’ora e con dissuasori, è stato evidenziato come esigenza sentita da molti residenti per diverse zone e vie.
Durante l’incontro presenti anche i referenti di Lereti, il gestore dei servizi di acqua e gas, che hanno spiegato gli interventi alla rete sotterranea nella zona, con lavori che stanno riguardando oltre 900 metri di tubazioni di due sottoservizi fondamentali, non visibili e complessi.