Dal dono della creazione al dono del Natale. È l’amore di Dio per l’uomo il tema della ventunesima edizione del presepe vivente organizzato dall’Associazione Gruppi Guide e Scout. Lunedì 23 dicembre torna nel cuore di Varese l’ormai tradizionale sacra rappresentazione, anticipata dal villaggio storico animato da 400 ragazzi supportati da 100 volontari.
Non sarà, però, il solito villaggio storico: i ragazzi rappresenteranno come l’uomo usa tutto ciò che Dio ha creato e ci ha donato. Pastori, navigatori, astronomi e scienziati animeranno quindi le vie del centro storico a partire dalle 15.30, per poi confluire alle 17.00 in piazza San Vittore per la sacra rappresentazione. Dal dono del creato al dono della nascita di Gesù: ecco il filo rosso che lega i due momenti del presepe vivente.
“Rallegrati” è il titolo dell’edizione 2019. «Questo è il significato del Natale – spiegano gli organizzatori – ed è quello che vogliamo trasmettere a tutti. Il mondo esulta davanti alla nascita del Salvatore. La sacra rappresentazione cercherà proprio di sottolineare come il Natale sia il massimo dono che l’uomo ha ricevuto da Dio. Partiremo quindi dalla creazione, per passare attraverso il peccato originale e arrivare al vero momento della salvezza: la nascita di Gesù, raccontata attraverso le parole degli angeli ai pastori nella notte di Natale».
L’iniziativa è stata presentata questa mattina nella Sala Matrimoni di Palazzo Estense da Patrizia Reggiori, rappresentante AGGS; Alberto Mazzuchelli, Progetto Libano per Avsi; Davide Galimberti, sindaco di Varese.
Il presepe vivente è uno degli eventi chiave, nella Città Giardino, per le Tende natalizie di Avsi, l’Associazione Volontari per il Servizio Internazionale. “Giocati con noi” è il titolo scelto per la campagna 2019/2020 con cui Avsi raccoglie fondi per sostenere i suoi progetti in Italia e nel mondo: si va dalla costruzione di un centro di accoglienza in Libano a quella di una scuola agricola che aiuti i brasiliani a imparare a salvare l’Amazzonia; dalla realizzazione di ospedali in Siria al sostegno dell’occupazione di giovani e donne in Mozambico, passando per l’aiuto alle Suore di Carità dell’Assunzione presenti oggi a Torino, Milano, Trieste, Roma e Napoli.
«Lunedì – hanno concluso gli organizzatori – sarà un momento importante per le Tende, ma chi vuole può passare tutti i giorni alla tenda permanente che abbiamo allestito in via Volta e al negozio di via Vittorio Veneto 12 assieme al Banco di solidarietà alimentare “Nonsolopane”. In via Volta c’è una mostra che illustra tutti i progetti sostenuti da Avsi, mentre al negozio si possono acquistare le marmellate del progetto “Dono”, dolci di Natale e splendidi presepi realizzati a mano».
La mostra di via Volta sarà visitabile sabato 21 e domenica 22 dalle 10 alle 17. Il negozio di via Vittorio Veneto è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19, mentre lunedì 23 farà orario continuato dalle 10 alle 19.
«Non posso che ringraziare – ha affermato Galimberti – i volontari e quanti si impegnano tutto l’anno per offrire alla città questo momento. È ormai una tradizione, un modo per avvicinarsi al Natale, eppure ogni anno colpisce la vivacità che in centro, nel giorno del Presepe, si può respirare sin dal mattino. Importante è poi la proiezione internazionale che danno i progetti di cooperazione sostenuti da questo evento, perché consentono di conoscere un contesto molto più ampio di quanto i varesini vedranno in piazza, un contesto aperto alle problematiche del mondo e a quanto accade anche lontano da noi. Ci sono tante tematiche sociali, di sostegno e di aiuto che ci riguardano. Ecco, il Presepe vivente permette una crescita di consapevolezza non solo spirituale per i credenti, ma anche culturale per tutti noi».