Duecento varesini, numeri da tutto esaurito. E solo perché le attuali disposizioni per il contrasto alla diffusione della pandemia non consentivano di ospitare più gente. In tanti hanno reso omaggio, domenica sera, ai professionisti, agli artigiani e ai volontari che, nei mesi in cui il coronavirus ha messo in ginocchio l’intero Paese, non si sono mai fermati, garantendo a tutto il territorio la continuità di servizi essenziali. C’erano le Forze dell’ordine, gli industriali, i panettieri, i giornalisti. Oltre, ovviamente, a medici, infermieri e altri rappresentanti del mondo sanitario. Fare un elenco completo delle categorie da ringraziare – ai rappresentanti di ciascuna di esse è stata consegnata una speciale pergamena da parte del sindaco e del prefetto della Città Giardino – è praticamente impossibile. Così a Palazzo Estense è rimasto anche un riconoscimento simbolico «dedicato a tutti coloro che non è stato possibile convocare».
Per l’appuntamento è stata scelta la suggestiva cornice del Cortile d’onore di Palazzo Estense. Qui, poco dopo le 18 e con un ritardo di qualche minuto legato alle procedure di controllo imposte all’ingresso dalle normative covid, sono risuonate le note del Quintetto d’Archi dell’Accademia Teatro alla Scala. A far risuonare le note del Quintetto per archi in do maggiore op. 163 D. 956 di Franz Schubert, introdotto dal maestro Fabio Sartorelli, sono stati i violini di Paloma Martin e Giuliana De Siato, la viola di Lorenza Merlini e i violoncelli di Julia Caro Trigo e Berta Planell Molist.
«Il nostro – ha sottolineato il sindaco Davide Galimberti – è un piccolo gesto, con il quale vogliamo esprimere la nostra infinita gratitudine a tutti quei concittadini che, portando avanti il loro quotidiano impegno lavorativo, hanno permesso alla città e al Paese di affrontare una prova semplicemente inimmaginabile. Decidere di farlo con un momento musicale è stato quasi naturale, perché nessuna parola potrebbe mai esprimere davvero tutto quello che abbiamo provato nei mesi scorsi e che ancora stiamo provando».
Un concerto per dire grazie: oggi ai Giardini Estensi la città di #Varese ha voluto ringraziare attraverso la musica…
Pubblicato da Davide Galimberti Sindaco su Domenica 12 luglio 2020
Lungo, come detto, l’elenco dei cittadini cui è stato consegnato un riconoscimento per il loro impegno. La prima pergamena è stata consegnata a Chiara, bambina che rappresentava i tanti suoi coetanei colpiti in maniera particolare dalla pandemia: niente scuola né attività sportive o ludiche, con una “resistenza” da fare in casa chiamati a scoprire nuovi strumenti e modalità per affrontare la propria quotidianità. Poi il prefetto Dario Caputo e il sindaco hanno affidato a Paola Morisi il riconoscimento per tutti i funzionari della Prefettura e, subito dopo, hanno fatto lo stesso con i volontari della Protezione civile in rappresentanza del Centro operativo comunale, che ha gestito direttamente l’emergenza in città, con gli Alpini, con i Vigili del fuoco, con la Croce Rossa Italiana e con tutte le Forze dell’Ordine. Tra i Carabinieri da segnalare la presenza di Cristina Kasatkina, protagonista nel coordinare gli aiuti arrivati anche dalla Federazione Russa.
Tanti, e non potrebbe essere altrimenti, i nomi del mondo sanitario e scientifico. Medici e infermieri, fisioterapisti, professionisti nelle più disparate aree. Tra loro anche chi, in pensione dopo anni di onorato servizio, non ha esitato a tornare in ospedale per aiutare i colleghi. Premiati anche i sacerdoti del territorio, che al loro lavoro hanno aggiunto un’opera di conforto straordinaria per le famiglie colpite più duramente dalla pandemia, i panettieri, 25 i panifici sempre aperti a Varese e 250 quelli nell’intera provincia, e ancora il Banco di solidarietà alimentare “Non solo pane”, i dipendenti pubblici e, in particolare, quelli dei Servizi cimiteriali del Comune, gli operatori del mondo del commercio, i cassieri dei supermercati, gli insegnanti, gli autisti del trasporto pubblico e i tassisti, i postini, i professionisti delle pulizie e delle sanificazioni.
La serata è stata anche l’occasione per la riconsegna all’intera Città di Varese della Girometta d’Oro 2020, l’onorificenza che la Famiglia Bosina, nei giorni più difficili della pandemia, aveva già assegnato a Palazzo Estense nel corso di una cerimonia a numero chiuso. A riaffidarla nelle mani del sindaco è stato il regiù Luca Broggini.
La pergamena di ringraziamento
Rivivi la diretta
?? Un concerto per dire grazie: il tributo di #Varese per tutti i lavoratori che hanno lavorato senza sosta nei giorni più difficili della pandemia!
Pubblicato da Comune di Varese su Domenica 12 luglio 2020