Il Comune di Varese avvia il tavolo di lavoro sulle Comunità Energetiche Rinnovabili, un modello energetico collaborativo e partecipato che si basa sulla produzione, consumo e condivisione locale di energia pulita. Un primo incontro si è tenuto settimana scorsa con le realtà che al momento hanno aderito al tavolo, che sono Caritas, Croce Rossa Italiana, i rappresentanti delle scuole paritarie, il Distretto Economico Solidale, Legambiente, CdO, il mondo cooperativo e associazionistico, la Camera di Commercio, il Centro di Servizio per il Volontariato Insubria per un supporto tecnico. Un tavolo di lavoro che fa seguito all’avvio della prima Comunità Energetica Rinnovabile cittadina, che verrà realizzata con l’intervento alla scuola primaria Garibaldi, grazie al finanziamento PNRR ottenuto nei mesi scorsi dall’amministrazione nell’ambito della Missione 2 relativa ai temi della “Rivoluzione verde e transizione ecologica”.
“Il tavolo è aperto ad altre adesioni ed è nostra intenzione a breve di invitare ad un coinvolgimento anche il mondo produttivo – spiega l’assessora alla Tutela ambientale Nicoletta San Martino – L’obiettivo, con la formalizzazione del tavolo, è quello di avviare una lavoro di rete che possa realizzare a Varese comunità energetiche rinnovabili capaci di coinvolgere tutte le realtà cittadine, per promuovere un sistema che ha una forte valenza ambientale, economica e sociale. Il ruolo del Comune è quello di supporto e coprogettazione con chi ha aderito e aderirà per facilitare tutti gli scopi delle Comunità energetiche, per rendere il termine “comunità” concreto e fattivo nella condivisione dell’energia prodotta, in un’ottica di sostenibilità pienamente realizzata che possa favorire la creazione di legami comunitari solidali”.
“Il Comune di Varese ha intrapreso la strada di creare la prima CER comunale, a partire dalla scuola Garibaldi – aggiunge il consigliere delegato all’Energia Dino De Simone – Questo è solo il primo passo. L’intenzione è quella di moltiplicare le occasioni sia per estendere la CER che nascerà sia per costituirne altre. Proprio per questo il ruolo del comune è anche quello di ascoltare e fare rete. Potremo ad esempio mettere a disposizione le superfici per l’installazione degli impianti fotovoltaici. Inoltre stiamo lavorando anche ad armonizzare tutti gli strumenti autorizzativi per l’installazione delle fonti rinnovabili, per rendere le procedure semplici e veloci. Così potremo correre verso la migliore transizione energetica ed ecologica”.