Quasi 850 famiglie aiutate, per un totale vicino ai 2200 varesini. Sono i numeri dei Buoni spesa, l’iniziativa messa in campo da Palazzo Estense, grazie ai fondi ricevuti dal Governo, per aiutare quei cittadini che si trovano in maggiore difficoltà economica a causa della crisi legata alla pandemia da coronavirus. Un’operazione che è stata gestita dal Comune e, in parte, da associazioni del terzo settore e che ha consentito di accogliere, selezionare e distribuire risorse concrete per aiutare la popolazione più fragile.
«Quello che abbiamo messo in campo – afferma il sindaco Davide Galimberti – è stato uno sforzo straordinario, che ha reso possibile, grazie a una rete tra Amministrazione e terzo settore, la gestione di una scelta decisiva del Governo. Finanziare le famiglie che, a causa della pandemia, si trovano in maggiore difficoltà economica era fondamentale ed è stato fatto dando loro un aiuto concreto e immediato per potersi sostenere almeno sul piano alimentare».
«Poter aiutare quasi 2200 varesini e 850 famiglie – aggiunge l’assessore ai Servizi sociali Roberto Molinari – non era per niente scontato. A questi numeri vanno poi aggiunti quelli del terzo settore, con il mondo del volontariato che, oltre alle famiglie già normalmente in carico, ha potuto aiutare ulteriori 76 situazioni di fragilità. Questo, comunque, è un lavoro ancora aperto e, pertanto, raggiungeremo sicuramente altre persone; secondo alcune stime, infatti, potremmo arrivare complessivamente a 1000 famiglie e circa 3000 varesini. Un dato importantissimo se calcolato sulla popolazione della città. Occorre considerare che, in assenza di altre risorse che speriamo arrivino, sono lasciate in sospeso 250 domande, mentre altre 450 sono in via di definizione per quanto riguarda la reale condizione di emergenza economica. Per raggiungere l’obiettivo di aiutare tutti quei varesini che abbiamo verificato avere un effettivo bisogno serve però un nuovo ulteriore sforzo. Da parte del Governo e non solo: chiediamo soprattutto alla Regione, e in particolare all’assessore al Welfare Giulio Gallera, di stanziare subito risorse in grado di aiutare le centinaia di famiglie che ancora aspettano una spesa alimentare e tutte le altre che, pur avendo già ottenuto un primo aiuto, continuano a non avere reddito o ne hanno uno fortemente a rischio nelle prossime settimane. Dopo l’impegno di Comune e Governo, insomma, serve anche quello della Regione».