Otto milioni di euro per realizzare a Biumo Inferiore il nuovo campus diffuso per studenti e per riqualificare corti e fabbricati storici di quello che è un importante quartiere cittadino. Il progetto, presentato lo scorso febbraio da Comune di Varese e Università degli Studi dell’Insubria, ha vinto il bando istituito dalla Regione grazie alle risorse del Cipe, che nel 2017 aveva stanziato 250 milioni in favore dei governi regionali al fine di premiare programmi integrati di edilizia residenziale sociale nei territori locali. Il piano per la realizzazione dello studentato di Biumo ha ottenuto la quasi totalità dei fondi richiesti: nella Città Giardino arriverà più del 92% degli 8.686.608 euro inseriti nella domanda, per una somma complessiva di euro 8.029.699.
«Un successo importante – afferma il rettore dell’Università degli Studi dell’Insubria Angelo Tagliabue – per l’Insubria e per tutta Varese. Già lo avevamo detto nel momento della presentazione del protocollo d’intesa con il Comune: con questo progetto guardiamo al futuro, a una città sempre più a misura di studente e a un’università capace di vivere il territorio che la ospita, contaminandosi con esso e generandovi vivacità».
«È la conferma – le parole del sindaco Davide Galimberti, che sta già lavorando al prossimo intervento e ha riunito per lunedì i collaboratori più stretti per definire le iniziative amministrative necessarie ad attuarlo – dell’ottima collaborazione tra la città e l’ateneo, nonché della voglia di crescere insieme puntando sulla conoscenza e sulla formazione. Due pilastri quanto mai importanti in questo momento per la ripresa. Dobbiamo ringraziare i collaboratori dei due enti, che in poche settimane hanno presentato una soluzione così apprezzata».
Gli oltre 8 milioni di euro che arriveranno a Varese rappresentano più del 17% delle risorse complessivamente messe a disposizione della Regione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che aveva stanziato per la Lombardia una cifra pari a 47 milioni.
«Il nostro – afferma l’assessore alle Risorse Cristina Buzzetti – è stato riconosciuto come il miglior progetto lombardo, il più coerente rispetto ai criteri e alle finalità del bando. Abbiamo staccato, quanto all’affinità con gli obiettivi programmatici, anche tutte le proposte milanesi; un risultato che ci ha permesso di rimanere al terzo posto nella graduatoria ponderata rispetto ai dati abitativi delle singole città».
Il risultato del progetto varesino (50,60 punti, il massimo, come detto, assegnato per la soluzione progettuale) è stato integrato con l’indicatore di posizionamento del territorio comunale oggetto dell’intervento, pari a 11,58 per Varese. Il totale è stato quindi di 62,18 punti e ha significato l’ottenimento del terzo posto nella graduatoria finale dietro a due idee milanesi, con queste ultime che hanno però goduto di un indicatore da 30 punti legato alla molto più critica emergenza abitativa.
«L’obiettivo del primo studentato universitario a due passi dal centro di Varese – afferma l’assessore all’Urbanistica Andrea Civati – è duplice: realizzare una vera cittadella per gli studenti e, allo stesso tempo, riqualificare un quartiere che da alcuni anni è protagonista, insieme ad altre aree limitrofe, di trasformazioni importanti. Trasformazioni che ora saranno ancora più significative con questo intervento. Viene premiata la visione di città fondata su una strategia di riqualificazione urbana che abbina risorse pubbliche a interventi privati. Il mio grazie va ai tanti professionisti coinvolti nel progetto, da KCity, che ne è la società curatrice, a quelli comunali dei settori Patrimonio, Politiche giovanili e Lavori pubblici».
Il protocollo d’intesa, che sigla un’innovativa sinergia tra Comune di Varese e Università degli Studi dell’Insubria, era stato firmato lo scorso febbraio. Il progetto prevede in sostanza la riqualificazione di edifici oggi sottoutilizzati e in parte abbandonati, che, una volta rigenerati, potranno ospitare fino a 64 nuove stanze dedicate agli studenti fuori sede. Accanto a queste anche servizi, funzioni sociali, attrezzature sportive, innovazioni per quanto riguarda la mobilità, aule studio e nuovi centri di culturali.
«Quanto ottenuto oggi – prosegue l’assessore alle Risorse Cristina Buzzetti – conferma ancora una volta una buona pratica che abbiamo instaurato sin dal 2016: prestiamo particolare attenzione a tutti i bandi istituzionali che vengono emanati, così da non perdere neanche un’opportunità per portare a Varese risorse statali o regionali. I varesini, del resto, hanno sempre pagato negli anni tante tasse alla Regione e allo Stato e questo è un modo per massimizzarne gli effetti. Partecipiamo ai bandi con progetti seri, innovativi e credibili e questo percorso il più delle volte, penso alle Stazioni o al Palaghiaccio, alle scuole e a tanti altri interventi, ci ha portato a ottenere finanziamenti importanti per opere che Varese aspettava da decenni. Tale risultato è frutto anche di un lavoro di analisi del patrimonio immobiliare che si è concluso, con l’ausilio di un advisor, lo scorso anno. Un processo che ci ha permesso di individuare, nelle proprietà del Comune all’interno del quartiere di Biumo, una possibile destinazione universitaria e di socialità residenziale mista».
«Varese – le parole dell’assessore alle Politiche giovanili e ai Quartieri Francesca Strazzi – prosegue il suo cammino di profonda trasformazione anche da qui, con idee studiate appositamente per le nuove generazioni. Guardiamo al futuro e lo facciamo da subito, con serietà, programmazione e partecipazione. Poter annunciare un risultato così importante, e farlo proprio in una fase in cui il nostro territorio torna a muovere i primi passi dopo la pandemia, è per noi un particolare motivo d’orgoglio. Portare così tante risorse su un quartiere dimostra l’attenzione dell’Amministrazione comunale verso i rioni cittadini. Nulla è stato lasciato al caso, dall’ascolto delle istanze commerciali all’analisi puntuale delle proprietà comunali, dalla sigla dei protocolli d’intesa con l’Università allo sguardo lungimirante sulla pianificazione territoriale della città».
Tra le vie che presentano edifici da riqualificare e che sono stati inseriti nel progetto spiccano via Walder, via Cairoli, vicolo Frontini, via Frasconi e via Nicolini. Un primo insieme di spazi sarà collocato in una corte storica ma da tempo inutilizzata, in grado di ospitare 12 camere per 16 posti letto totali. L’altro edificio, da 48 posti letto complessivi, nascerà invece in via Cairoli, grazie alla riconversione degli spazi che oggi ospitano l’assessorato ai Servizi educativi.
Lo studentato, però, rappresenta come detto solo una parte. Oltre 200mila euro saranno dedicati a interventi di manutenzione del quartiere, alla riqualificazione dei marciapiedi e delle strade, alla sistemazione del vicino parco di via Arconati e alla realizzazione di nuove strutture pubbliche per lo sport all’aria aperta.