L‘“Arte al Centro”. Un titolo che si fa slogan, soprattutto quando tele e quadri possono aiutare a creare comunità. Oggi, sabato 26 ottobre, e domenica torna l’iniziativa dei Centri diurni integrati di via Maspero e di Avigno, giunta quest’anno alla sua quarta edizione. Per due giorni, dalle 10.00 alle 18.00, i lavori realizzati durante i corsi di pittura dedicati alla terza età verranno esposti all’interno del Salone Estense. Stesso spazio, nel pomeriggio di domenica, per la presentazione dei balli ottocenteschi da parte dell’associazione culturale “Società di Danza Milanese”.
«Ci si potrebbe chiedere – afferma l’assessore ai Servizi sociali Roberto Molinari – perché unire due iniziative apparentemente così distanti. In realtà, tanto l’arte quanto la danza, portano i soggetti che vi si impegnano a confrontarsi con la realtà che li circonda e, gioco forza, con le persone che sono loro accanto. Lo scopo dei nostri corsi è proprio questo: aiutare gli anziani a creare legami, a costruire una comunità senza essere lasciati soli. Poter mettere in mostra i loro elaborati e presentarli a tutta Varese è senz’altro un’occasione importante; poter tornare a farlo per il quarto anno consecutivo aggiunge ulteriore valore all’iniziativa».
«Disegno e colore – aggiungono i responsabili dei corsi di pittura – stimolano la fantasia e allenano al buon gusto. Si usano le mani, ma si dipinge con il cervello e con il cuore. I frequentatori delle nostre attività devono tenere in esercizio la mente, in un clima di distacco dalla quotidianità e di dedizione appassionata e distesa».
Le modalità operative del corso sono molteplici, ma essenzialmente rivolte alla copia dal vero. Questo sia per la pittura a olio che per l’acquerello, dove però, con una tecnica particolarmente difficile, prevale lo spirito creativo sul colore.
Creatività che viene portata sotto i riflettori anche nel mondo della danza. Domenica pomeriggio, a partire dalle ore 15.30, il Salone Estense si trasformerà come anticipato in una grande sala da ballo. A proporre il repertorio di danze di società del XIX secolo sarà l’associazione culturale “Società di Danza Milanese”.
«L’idea che sta alla base del nostro lavoro – spiegano i responsabili – è che attraverso la danza si possono maturare delle relazioni tra gli individui. Attraverso lo studio della tecnica, dei passi e della coreografia, infatti, individuo, coppia e gruppo interagiscono di continuo. Le nostre danze vengono realizzate all’interno di figure geometriche ben precise: il cerchio, il quadrato, la linea. Tutti i danzatori concorrono a creare un processo di armonia. Sono lo sforzo e l’impegno di ciascuno a portare alla realizzazione di un preciso progetto sociale che produce cultura».
La “Società di Danza” svolge un lavoro di ricerca storica nel settore dei balli di tradizione ottocentesca, coniugando la precisione filologica nell’interpretazione dei vecchi manuali. Obiettivo è quello di ricreare danze antiche – quadriglie, contraddanze, valzer, polke e mazurke – in contesti sociali contemporanei, dando loro vita nuova.