Lavorare da casa o a distanza dal posto di lavoro, migliorare l’efficienza e allo stesso tempo conciliare i tempi e le esigenze dei dipendenti, razionalizzazione dei tempi e costi di spostamento per e dal luogo di lavoro con un beneficio anche sull’ambiente con la riduzione dell’inquinamento legato alla mobilità, sono questi alcuni degli obiettivi della sperimentazione avviata dal Comune di Varese in materia di telelavoro tra i dipendenti di Palazzo Estense. La nuova modalità di lavoro adottata dal Comune di Varese arriva dopo un percorso condiviso con i rappresentanti dei sindacati dal quale si è arrivati alla redazione di regolamento che disciplinerà le modalità di sviluppo della sperimentazione. A Varese dunque, il lavoro nella Pubblica Amministrazione smette di essere legato solo alla sede di lavoro, per essere invece valutato in base a quelli che il sindaco Galimberti ha indicato come: “Obiettivi e risultati di lavoro chiari e condivisi con l’Amministrazione comunale. Un ulteriore processo di modernizzazione e rinnovamento che punta ad una maggiore efficienza della macchina amministrativa ma con gli occhi puntati al processo di smart working che significa maggiore conciliazione dei tempi dei dipendenti”.
“Grazie a questo percorso raggiungiamo un obiettivo importante di integrazione tra politiche del lavoro, famiglia, mobilità e ambiente, – ha detto l’Assessore con delega al Personale Francesca Strazzi -. Questo processo può essere davvero strategico per la qualità del lavoro, d’innovazione, per la produttività, le ricadute sul territorio in termini ambientali e culturali”.
“Questo è decisamente un ulteriore passo avanti in termini di modernizzazione e innovazione del nostro Ente – ha spiegato il segretario generale Francesco Tramontana – Abbiamo fatto un lavoro condiviso con i rappresentanti dei sindacati e ora siamo pronti per avviare questa sperimentazione che sono sicuro potrà dare buoni frutti sia in termini di efficienza della macchina comunale e sia in termini di flessibilità e soddisfazione dei dipendenti. Inoltre in questo modo incentiviamo un approccio all’organizzazione del lavoro orientato secondo progetti, obiettivi e risultati, garantendo la qualità dei servizi offerti e realizzando economie di gestione attraverso l’impiego flessibile delle risorse umane ed aumentando l’efficienza e l’autonomia organizzativa del singolo lavoratore”.
Il telelavoro è una modalità di prestazione di lavoro svolta da un o una dipendente in un qualsiasi luogo ritenuto idoneo (esterno alla sede di lavoro) dove la prestazione sia tecnicamente possibile. E’ caratterizzato dal supporto di tecnologie informatiche, che consentano il collegamento con l’Amministrazione comunale. Il telelavoro non determina l’instaurazione di un diverso rapporto lavorativo, ma si caratterizza quale particolare opportunità organizzativa e di sperimentazione sociale in risposta a problematiche ed esigenze ormai non più eludibili della vita socio-economica.
Il Comune di Varese ha avviato per ora in via sperimentale due percorsi per i quali verranno realizzati dei progetti ai quali i dipendenti interessati a questa nuova modalità di lavoro potranno candidarsi. Per ora come spiegato dalla dottoressa Andreina Valsecchi dell’Area Risorse Umane del Comune di Varese: “le aree individuate, e per le quali i dipendenti potranno candidarsi, sono l’area informatica e quella dell’economato. Ma presto questa possibilità verrà estesa anche ad altri settori”.