Una proposta formativa per i dipendenti pubblici originale e innovativa che punta a sensibilizzare chi lavora nelle pubbliche amministrazioni sul fenomeno della corruzione. È quanto sta proponendo il Comune di Varese ai suoi dipendenti con una formula sicuramente diversa dal solito corso di formazione. Chi lavora presso il Comune di Varese infatti potrà assistere allo spettacolo teatrale sull’anticorruzione dal titolo “Gli errori degli altri”, dramma interattivo sulle insidie della buona fede. La “prima” è andata in scena ieri, giovedì 19 gennaio, al teatro Spazio Yak, mentre poi in serata lo spettacolo è stato proposto alle autorità cittadine. L’evento di ieri ha visto anche la partecipazione online del presidente di Anac, Autorità Nazionale Anticorruzione che insieme ad Anci hanno concesso il patrocinio all’iniziativa.
“Gli errori degli altri” nasce da una idea dell’amministrazione comunale di Varese per offrire ai dipendenti pubblici una proposta formativa innovativa dedicata alla prevenzione della corruzione. Da qui, dopo un confronto con gli autori dello spettacolo teatrale, è nato il format che si basa su un testo originale scritto da Stefano Beghi, regista, formatore, Chiara Boscaro, autrice teatrale e project manage e Marco Di Stefano, regista e autore teatrale, che si sono avvalsi del supporto di un comitato scientifico di esperti. La regia dello spettacolo è di Stefano Beghi e Marco Di Stefano con Valerio Bongiorno, Alice Pavan e Fabio Zulli, per una produzione Karakorum Teatro/La Confraternita Del Chianti.
Il progetto unisce performance e formazione, offrendo un approccio nuovo e immersivo, che mette il pubblico di fronte a diverse situazioni di rischio. Sulla base di interviste e focus group, è stata costruita una drammaturgia che non vuole insegnare principi teorici, ma far riflettere chi lavora nella pubblica amministrazione, e non solo, sulle difficoltà di gestione di relazioni professionali, umane, personali in un contesto che pone quotidianamente questioni di ordine procedurale ed etico che possono degenerare in processi corruttivi.
Lo spettacolo teatrale è inserito tra le azioni del Piano per la Prevenzione della Corruzione e dell’Illegalità. All’interno di tale Piano, l’Amministrazione comunale di Varese ha dunque previsto di organizzare dei momenti formativi, da rivolgere a tutto il personale, finalizzati a diffondere e rafforzare a tutti i livelli professionali la cultura etica, migliorando la capacità dei dipendenti di riconoscere e rispondere al rischio di corruzione.
“L’idea – spiega il sindaco Davide Galimberti – è stata quella di utilizzare una metodologia didattica non convenzionale, più impattante sul piano emotivo, sotto forma di spettacolo teatrale costruito sulla base di casi, situazioni che si possono verificare nella quotidiana azione amministrativa nonché da precedenti giurisprudenziali. Ciò nella convinzione che una rappresentazione teatrale possa contribuire ad affrontare le tematiche legate al tema dell’anticorruzione valorizzando la dimensione emozionale e psicologica, nell’auspicio che possa rimanere impresso a tutti coloro che operano o interagiscono con la Pubblica Amministrazione. Per questo abbiamo poi chiesto agli autori teatrali di scrivere e mettere in scena questo spettacolo che siamo sicuri sia un unicum in Italia”.
La trama:
Nell’agosto del 2000, l’asteroide H219 minacciava di colpire la cittadina sudamericana di Villa La Angostura e causare una catena di disastri ambientali che avrebbero distrutto il mondo come lo conosciamo. Solo un’inedita e tempestiva alleanza tra tutti i Paesi del globo ha potuto fermare la catastrofe. Da allora quel giorno viene ricordato come Unity Day e celebrato ogni 4 anni in una diversa piccola città del globo. Ora è il turno di Castelmorese, in Italia, che si è aggiudicata il grande prestigio di erigere un monumento celebrativo e di ospitare la manifestazione. Lo spettacolo si articola in 4 scene che seguono varie fasi della progettazione e preparazione dell’evento, accompagnando il pubblico a interrogarsi (con diversi dispositivi interattivi) sui rischi corruttivi che si possono incontrare in una situazione certo paradossale, ma non così lontana dalla realtà.