Dall’analisi della sezione dell’albero si è visto infatti che si tratta di una carie estesa e non risolvibile, un fungo che causa la morte della pianta ospite e in questo caso ha occupato un settore lungo 150 cm su una circonferenza totale di 456 cm, equivalente quindi al 30% della circonferenza. Una percentuale che evidenzia che il tessuto legnoso sano sia limitata a una corona periferica nella zona Sud – Sud. Ovest: in altre parole si tratta di un sottile strato, nel tempo sempre più in via di assottigliamento per demolizione funginea, che fa sì che la tenuta a compressione del bordo sia al di sotto dei limiti di sicurezza, considerando la specie, l’altezza di 34 m dell’albero, il peso e la dominanza dei venti da Nord in Varese.
“In presenza delle perizie esterne che hanno rilevato per il cedro una situazione ad elevato rischio, l’intervento di abbattimento è stato l’unica possibile soluzione ammessa dalle buone pratiche di arboricoltura, per evitare la concreta e reale possibilità di cedimenti su un’area con un alto indice di vulnerabilità – dichiara l’assessora alla Tutela ambientale Nicoletta San Martino – Per tutti gli approfondimenti sulle metodologie utilizzate per valutare i cedimenti e le stime parametriche della valutazione del rischio, è possibile per tutti i cittadini leggere il Regolamento del verde. Il lavoro dei tecnici comunali che operano nell’assessorato alla Tutela del verde è sempre nella direzione della massima professionalità e trasparenza, indirizzato ad evitare abbattimenti qualora le condizioni lo permettano. Come previsto l’albero verrà sostituito con essenze arboree idonee al contesto presente“.