Dopo aver parlato delle Quattro Stagioni di Vivaldi in un dialogo fra musica e cambiamenti climatici, eccoci agli “amorosi intrecci” di musica e natura fra Sei e Settecento. “Amorosi intrecci” è un’espressione che rende bene il tema oggetto del nostro concerto: gli amori, le passioni e le umane vicissitudini dialogavano un tempo con una natura purissima, immacolata, verde e azzurra, come i prati e i cieli, i boschi e le acque cristalline. Talvolta la natura è invadente, come il gatto di Scarlatti che, zampettando sulla tastiera del suo clavicembalo, gli ispirò una fuga sghemba.
Protagonisti del concerto saranno l’ensemble «Zefiro» dell’oboista Alfredo Bernardini, interprete qualche anno fa di una meravigliosa integrale dei Brandeburghesi di Bach nell’ambito della Stagione Musicale, e il soprano Carlotta Colombo, finalista soltanto poche settimane fa al Concorso «Cesti» di Innsbruck e pronta per partire alla volta di Salisburgo, per un Orfeo monteverdiano che l’attende.
Un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica, della cultura esposta in maniera semplice ma profonda, e dei gatti compositori…
L’ingresso è gratuito per tutti gli abbonati della Stagione musicale.
Domenica 9 ottobre, ore 11:00 | Teatro Santuccio | ore 11:00
via Sacco, 10 – Varese
Amorosi intrecci fra musica e natura nel ‘700
Conversazione-concerto a cura di Alfredo Bernardini
Ensemble Zefiro
Carlotta Colombo | soprano
Alfredo Bernardini | oboe
Alberto Grazzi | fagotto
Arianna Radaelli | clavicembalo
Francesco Mancini (1672-1737)
cantata “Quanto dolce è quell’ardore”, per soprano, oboe e basso continuo
Carl Philipp Emanuel Bach (1714-1788) Pastorale in la minore per oboe, fagotto e bc
Agostino Steffani (1654-1728)
cantata “Spezza Amor l’arco e li strali” per soprano, piffero, fagotto e basso continuo
Domenico Scarlatti (1685-1757) Essercizio K.30 in sol minore “Fuga del gatto” per cembalo solo
Georg Friedrich Händel (1685-1759) cantata “Mi palpita il cor” per soprano, oboe e b.c.
L’ultimo appuntamento della minirassegna indaga gli “amorosi intrecci” fra musica e natura in quel periodo magico nella storia dell’arte dei suoni che fu il barocco. “Amorosi intrecci” è un’espressione che rende bene il tema oggetto del nostro concerto. Non le città pur bellissime, ma la natura faceva da sfondo alle umane vicissitudini, talvolta perfino invadendola, come il gatto di Scarlatti che camminando sulla tastiera del cembalo gli ispirò una fuga. La sua forza e fascino arcani s’incontrano e s’intrecciano con le umani passioni. E se la natura potesse parlare direbbe all’ingrata amante quante lacrime, quanti sospiri furono sparsi per lei.
Protagonista del concerto sarà l’ensemble «Zefiro» dell’oboista Alfredo Bernardini, interpreti qualche anno fa di una meravigliosa integrale dei Brandeburghesi di Bach nell’ambito della Stagione Musicale, punta di diamante della musica barocca a livello mondiale, e il soprano Carlotta Colombo, finalista soltanto poche settimane fa al Concorso «Cesti» di Innsbruck.