Si chiama Switch il nuovo progetto varesino dedicato a ragazze e ragazzi tra i 14 e 25 anni che si trovano in un momento di pausa o disorientamento, con l’intento di coinvolgerli in diverse attività formative per il reinserimento scolastico e lavorativo. Il progetto è realizzato dal partenariato formato dal servizio Informagiovani del Comune di Varese, in qualità di capofila, insieme alle associazioni M.Art.E e WG.Art, con l’ausilio della cooperativa Lotta contro l’emarginazione, e con il sostegno del Dipartimento delle Politiche Giovanili e Anci.
“Il progetto si rivolge a ragazze e ragazzi che si trovano in un momento di inattività e disorientamento, che non studiano e non lavorano, per proporre iniziative che li rendano di nuovo attivi e con la possibilità di acquisire nuove competenze – spiega l’assessora ai Servizi educativi Rossella Dimaggio – Diverse attività saranno svolte in via Como dove c’è la sede del nuovo Informagiovani, nell’area intorno a piazza XX settembre e nelle vie limitrofe che rappresenta uno dei principali punti di incontro di molti giovani, ma oltre a queste zone il progetto sarà capillare attraverso il contatto diretto nelle strutture scolastiche. Un progetto che si inserisce nel complesso di iniziative portate avanti dal Tavolo adolescenza che coinvolge molte realtà del nostro territorio.”
Sono tre le azioni previste: la prima prevede un’azione di monitoraggio e di mappatura per intercettare i giovani che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi di formazione, i cosiddetti “Neet” (Not in Education, Employment or Training). La seconda azione consiste nel catturare la loro attenzione coinvolgendoli in modo positivo con diverse attività creative. Infine la terza azione è quella di attivare i giovani proponendo percorsi di formazione e di orientamento per il reinserimento scolastico e lavorativo.
Nel dettaglio, il Comune di Varese attraverso il servizio Informagiovani svolgerà un monitoraggio del passaggio tra le scuole medie cittadine e le scuole superiori, per identificare il numero di abbandoni e i cambi di percorso. Successivamente verranno individuate le pratiche orientative di maggior impatto in grado di coinvolgere in modo efficace gli studenti, per realizzare una guida online a beneficio di insegnanti, genitori, studenti. Infine verrà realizzato un osservatorio giovanile cittadino con particolare attenzione ai giovani inattivi per studio e lavoro. L’azione prevede inoltre di portare avanti dei tavoli di confronto con le diverse realtà attive sul territorio.
Il progetto inoltre vede impegnata l’associazione Wg Art insieme a Cooperativa Lotta Contro L’Emarginazione in un’azione volta a intercettare i giovani nei punti di aggregazione già esistenti, creando con loro un dialogo e un rapporto di fiducia. I ragazzi verranno poi coinvolti in attività laboratoriali e ricreative durante i pomeriggi e durante campi estivi settimanali. Nello specifico saranno svolti workshop dedicati all’arte urbana in un viaggio nel mondo della street art e di tutte le sue tecniche espressive come graffiti, muralismo, stencil, sticker, poster, writing e infine la realizzazione di una Hall of Fame. Wg Art organizzerà anche delle uscite per la riscoperta del territorio e la progettazione dello spazio pubblico, visite di indagine fotografica dei luoghi di affezione utilizzando i cellulari. Verranno attivati laboratori di rielaborazione grafica dei luoghi individuati, con la realizzazione di cartoline e con l’allestimento di una mostra.
“L’intervento da noi proposto – afferma Ileana Moretti presidente di WgArt – ci vede al fianco di partnership consolidate, quali la Cooperativa Lotta contro l’emarginazione, nella delicata fase di intercettare e agganciare i giovani, tramite la costante presenza sul territorio, giovani che poi verranno coinvolti in workshop di arte urbana, con la collaborazione dei nostri preziosi artisti, in laboratori fotografici di riscoperta del territorio e nella progettazione partecipata dello spazio pubblico con l’apporto di architetti e urbanisti. Il progetto prevede di lavorare sul territorio dove i giovani si incontrano e vivono e valorizzarlo grazie al loro apporto personale, creando spazi che li rappresentino”.
Infine l’associazione M.Art.E porterà avanti un ampio programma di formazione professionale in ambito artistico, finalizzata ad acquisire delle competenze professionali specifiche, attraverso percorsi formativi teatrali, corsi di formazione di fotografia, tecnico del suono, video making, scrittura creativa rap – trap e comunicazione e organizzazione di eventi no profit nell’ambito artistico. Un insieme di competenze tecniche per uno sbocco professionale nell’ambito creativo e artistico.
“Siamo felici di poter far parte di questo progetto e fare rete con altre realtà importanti del nostro territorio – aggiunge Caterina Rossi, direttrice organizzativa di M.Art.E – Il nostro spazio è un luogo inclusivo che promuove l’arte e lo spettacolo, insegnando tutte le tecniche legate alle arti performative e alle produzioni teatrali, siamo convinte che questi strumenti siano un ottimo supporto per la crescita personale e professionale dei giovani che parteciperanno al progetto.”