Mille persone oggi hanno partecipato alle celebrazioni per il 25 Aprile, giornata della Liberazione. Il lungo corteo ha sfilato lungo le vie cittadine per poi ritrovarsi ai Giardini Estensi.
Il discorso del Sindaco Davide Galimberti:
Care cittadine, cittadini,
rivolgo un saluto e ringraziamento a tutte le partigiane e i partigiani, le associazioni, le istituzioni, le autorità civili e militari, al signor prefetto e al presidente Fontana e a tutti i cittadini e le cittadine presenti qui oggi.
Questo 25 aprile segna l’80esimo della Liberazione dal Nazifascismo. Una data importante ma oggi voglio iniziare queste celebrazioni ricordando, con grandissimo affetto e commozione, Papa Francesco. Voglio ricordare, a tutti noi, i suoi insegnamenti e le parole che ci ha lasciato: Pace, solidarietà, amore, libertà, prenderci cura delle persone partendo da chi è in difficoltà. Questi valori sono anche quelli che ricordiamo qui, oggi, in questa giornata che celebra la liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista e dagli orrori perpetrati dal nazifascismo. La giornata che ci ricorda l’inizio del nostro cammino di democrazia e libertà dopo la distruzione e la violenza perpetrati in quelli anni, attraverso l’oppressione di un popolo. Dunque in questo 25 aprile, rinnoviamo ancora con più forza il valore della Resistenza e il ricordo di coloro che con la propria vita e con sacrificio hanno lottato per liberare il nostro Paese dall’orrore del regime nazifascista.
Il 25 aprile è la data che rappresenta il momento in cui è nata la nostra democrazia, nel segno delle libertà civili, politiche, di pensiero, religione, espressione, di stampa, associazione e partecipazione alla vita politica. Nel segno dei valori di pace, coesione, inclusione. Diritti che trovano il loro fondamento proprio nella data che celebriamo oggi. Tutte questi valori, queste libertà, questi principi su cui oggi fondiamo la nostra vita, le nostre famiglie, il nostro essere, erano stati semplicemente distrutti dal nazifascismo. L’Italia aveva perso, era stata sconfitta, questo dobbiamo affermarlo a gran voce a chi oggi rievoca passati che sono stati sconfitti dalla storia. Il fascismo ha perso, è stato sconfitto, non prima di trascinare il nostro Paese nel punto più basso della sua storia. La liberazione è dunque questo: una vittoria che ha portato alla nascita dell’Italia libera in cui oggi viviamo. Da quel 25 aprile di 80 anni fa è iniziato il nostro cammino grazie alla Costituzione che contiene tutti i fondamenti di un percorso che insieme, come popolo abbiamo intrapreso.
Oggi però, tutti i valori della Resistenza, vanno ricordati e resi ancora più forti. Il periodo che viviamo è pieno di sfide. La libertà e la democrazia vanno accompagnate da un impegno sempre più forte perché si costruisca prima di tutto la pace. Pace tra le nazioni e pace nel mondo. Ma poi dobbiamo impegnarci perché i principi costituzionali siano sempre al centro e quindi questo vuol dire garantire il lavoro, i diritti sociali, il sostegno ai cittadini, alle famiglie, alle imprese. Ritrovare dunque quella coesione sociale fondamentale per crescere come Italia. Senza lasciare spazio a populismi e nazionalismi che rischiano solo di portarci indietro, verso nuove sconfitte.
Anche lo scenario internazionale oggi ci deve preoccupare, con nazioni che hanno ambizioni di prevaricazione e con il perdurare di guerre nefaste che stanno causando dolore e morte, col rischio di un ampliamento dei conflitti. Ma segnali preoccupanti arrivano anche dall’economia globale, con scelte che ci chiamano alla vigilanza e alla coesione. Questi processi vanno fermati, e come appunto richiamava ogni giorno il Santo Padre Francesco, dobbiamo essere tutti costruttori di Pace. Come lo fu chi con il proprio sacrificio, 80 anni fa, liberò l’Italia dal nazi fascismo. Questo vuol dire anche impegnarci per una Europa sempre più unita e solidale, non inseguendo ispirazione isolazioniste che danneggerebbero ancora di più il nostro Paese.
Di fronte a queste sfide e a questi scenari la partecipazione di ognuno di noi è un segnale fondamentale. L’ispirazione che cogliamo oggi dai valori della Resistenza e dalla giornata della Liberazione deve essere il faro in cui muovere i nostri passi per costruire il nostro futuro e quello delle nuove generazioni.
Per questo oggi come ogni 25 aprile di questi 80 anni dobbiamo dire:
Viva il 25 aprile, viva la resistenza e viva la libertà!
Buon 25 aprile a tutti e tutte!