Dalla Presentazione a firma di Gianmarco Gaspari e Enzo R. Laforgia: «[…] In riferimento a un contesto insieme privilegiato e difficile come quello del paese che più di ogni altro al mondo è ricco di storia e di memoria – parcellizzate in piccole patrie che hanno avuto a loro volta un ruolo decisivo nel definire i concetti stessi che regolano la politica e la convivenza civile, che danno senso all’arte, alla letteratura e alla musica come valori decisivi nella scala del progresso -, si può capire quanto importi per noi l’esperimento di questo annuario, che già nella sobrietà del suo titolo racchiude una scommessa non da poco. Insistere sul significato e sul valore di quel «grande testo di storia» che è il territorio, nella somma dei rapporti che inducono a declinarne al plurale il nome e le componenti, significa restituire dignità alle vicende delle comunità che lo abitano: vicende, come si ricordava nel primo numero, che nella «Regio insubrica» hanno comportato contaminazioni e migrazioni, di merci e di uomini, e che dalle civiltà germinali dell’Europa preistorica alla creazione della prima «città ideale» della storia, sono sempre state nodi decisivo di percorsi e di saperi».
 
			












 
							 
							
 
                